“Un ministro non puo’ sospettare di abitare in un’abitazione in parte pagata da altri”. Con queste parole il ministro dello Sviluppo, Claudio Scajola, ha spiegato le motivazioni che lo hanno indotto ad annunciare le sue dimissioni.
“Sono convinto di essere estraneo alla vicenda. Ma se dovessi acclarare che la mia abitazione fosse stata in parte pagata da altri senza saperne il motivo, il tornaconto e l’interesse, i miei legali eserciteranno le azioni necessarie per l’annullamento del contratto di compravendita. Ma per esercitare l’arte nobile della politica non ci devono essere sospetti, le mie dimissioni permetteranno al governo di andare avanti con l’importante lavoro da svolgere per il Paese al quale fino ad oggi anch’io ho contribuito”.
“Ho avuto in questi giorni attestati di stima dal presidente del Consiglio Berlusconi al quale sono legato da un affetto profondo, da lui ricambiato. Ho avuto attestati di stima da tutti i colleghi di governo, dall’intera maggioranza, da tutto il Pdl, ma voglio riconoscere anche un atteggiamento responsabile e istituzionale da parte delle stesse opposizioni”