Movimento Cristiano Lavoratori: 'La politica sui valori non si fa con risultati immediati'
Lo dice Piergiorgio Sciacqua, responsabile el Dipartimento Studi e relazioni internazionali, che è stato a Buenos Aires.
Recentemente è stata a Buenos Aires una delegazione del Movimento Cristiano Lavoratori. Piergiorgio Sciaqua, responsabile nazionale del Dipartimento studi e relazioni internazionali dell’MCL e Marco Belluardo, responsabile della sede di Catania, hanno visitato la sede locale del MCL SIAS, prima di recarsi nel Cile per partecipare a un congresso di lavoratori di ispirazione democratico-cristiana, esponenti di associazioni e movimenti di lavoratori di tutta l’America del Sud. Lavoratori – hanno spiegato i due dirigenti quando li abbiamo incontrati, insieme a Diego Lorenti, responsabile del Patronato SIAS in Argentina (responsabile dell’MCL è la dott.ssa Marisa Natangelo) – che intendono costituire una Rete di associazioni per meglio poter sviluppare insieme le politiche del lavoro.
Il dott. Sciacqua ha sottolineato la crescente realtà costituita dal Movimento Cristiano Lavoratori, Movimento di lavoratori cristiani a carattere sociale, di solidarietà e volontariato, che attualmente ha superato i 280mila iscritti, nato, come altre associazioni di ispirazione cristiana, negli ultimi 15 anni dopo la scomparsa della Democrazia Cristiana. E’ presieduto dall’on. Carlo Costalli.
Un movimento, ha spiegato questo dirigente nato e residente a Lucca, che opera in stretta collaborazione con altre associazioni simili in Europa, come la Fondazione Schumann e la EZA, centro europeo che si occupa di formazione.
La formazione è al centro delle loro preoccupazioni, come risposta a un mondo in cui la globalizzazione delle imprese, trova impreparato il mondo del lavoro, come succede anche ai giovani, alla ricerca del primo lavoro, o a fasce della società che sono state tagliate fuori dall’evolversi della globalizzazione o a settori dell’immigrazione non qualificati, che nella formazione hanno uno strumento indispensabile per l’integrazione.
Parlando della situazione italiana il dott. Sciacqua afferma che l’Italia soffre di mancanza di riforme vere e quel che è peggio ancora, gli manca il coraggio di riformare.
Tra le poche riforme fatte, c’è la legge Biagi, che ha consentito un importante calo della disoccupazione, ma che va adeguata con i necessari ammortizzatori sociali.
Un’altra riforma necessaria, che alla fine era arrivata in porto, era quella legata alla scuola, la legge Moratti, varata nella precedente legislatura. In questo caso però, la riforma è naufragata con il nuovo governo. “Le riforme non si improvvisano”, sottolinea il dirigente dell’MCL, richiedono tempo e consenso e non si possono buttar via da un giorno all’altro.
Sciacqua parla poi del Family Day, la grande manifestazione che si è tenuta a Roma nel mese di maggio, convocata dai movimenti cattolici, alla quale hanno partecipato due milioni di persone. “Con essa è stato bloccato il tentativo di alcuni settori che volevano imporre le loro idee alla società italiana, che difende altri valori”. Il riferimento è al progetto sui Dico, i patti di unioni civili che è stato accantonato. “La manifestazione, sottolinea Sciacqua, ha avuto il merito di portare la famiglia al centro dell’agenda politica. Continueremo a chiedere una politica per la famiglia.”
Si parla anche della necessità di impegnarsi per il dialogo e per lo sviluppo nell’altra sponda del Mediterraneo, delle difficili realtà dei cristiani in Bosnia e in non pochi Paesi musulmani. “La politica sui valori – sottolinea Sciacqua – non si fa con risultati immediati”.