Ronde e soldati sulle SPIAGGE? …. e “la guardia costiera continuava ad essere armata solo di buona volontà ”

Spesso sfugge che ci sono più di dodicimila Ufficiali ed agenti di polizia
giudiziaria della Marina Militare – Guardia Costiera che operano alle
dipendenze del Ministero dei Trasporti, Interni, Ambiente, Difesa, Beni
culturali, Giustizia ecc., svolgendo attività di polizia marittima, come
concorso all’immigrazione clandestina, al traffico di stupefacenti in mare,
sicurezza ambientale, sicurezza della navigazione, antiterrorismo nei porti,
controlli in mare e a terra sulla regolarità e salubrità del pescato ecc. ecc..
L'attività avviene senza un sistema di difesa, ma solo armati di buona volontà
e di amore per il mare e per una professione a servizio della comunità. Sono
frequenti ormai i casi di ordinario disagio vissuto dal personale. Un esempio
per tutti è quello di Bovalino (RC) dove mesi fa, 40 presunti pescatori locali
hanno pestato di botte 8 marinai che svolgevano i normali controlli in porto, i
quali si sono potuti salvare solo grazie al fatto che il Maresciallo che li
comandava ha sparato un colpo in aria con la sua pistola personale, circostanza
per la quale i Ministri dei Trasporti e degli Interni sono stati chiamati a
rispondere in Parlamento con una interrogazione della stessa maggioranza. Di
questa situazione sono pienamente coscienti tutti i Ministri (Difesa, Interni,
Agricoltura, Trasporti e funzione pubblica), perchè spiegata dal sottoscritto
anche in incontri formali durante le presentazioni delle leggi finanziarie e
dei D.P.E.F. agli ultimi tre Governi ed in tutte le sedi parlamentari nel corso
delle ultime tre legislature. Mi sono rifatto alla politica di risparmio e
razionalizzazione della Pubblica Amministrazione, evidenziando l’assurdità in
cui si trovano i militari della Guardia Costiera nel chiamare il 112 o 113 per
farsi difendere o procedere agli arresti, come se fossero comuni cittadini, con
sprechi inutile di risorse economiche ed umane. “Perché spendere milioni di
euro per fare concorsi, arruolare e formare altri uomini per le Forze di
Polizia se c’è tanto personale della Guardia Costiera che già vi opera, e non
aspetta altro che un riconoscimento, per agire con più efficienza e dignità?
Tutto ciò sarebbe a costo zero! Gli uomini, i mezzi e la professionalità ci
sono!” Tutti i delegati della rappresentanza della Guardia Costiera all’
unanimità, diversi mesi fà hanno chiesto l’arma di dotazione individuale e una
rappresentanza più forte che possa tutelare il personale. Per esperienza
personale e supportato anche da delibere della Base posso dire che di fatto la
totalità del personale vuole che il Corpo diventi una Forza di Polizia, sempre
all’interno della amata Forza Armata Marina, come erano prima i Carabinieri per
l’Esercito. L’attività principale del personale è una attività di Polizia, per
cui necessita di questo status per la sua tutela sia giuridica che fisica e per
vedere riconosciuto professionalmente ed economicamente ciò che di fatto svolge
alla stessa stregua di Poliziotti e Carabinieri. Ciò che si vive è una
mortificazione non solo per la Forza Armata che vede il personale con la divisa
della Marina Militare malmenato e oltraggiato, ma è una umiliazione per lo
Stato Italiano che è rappresentato dalle stesse divise. Naturalmente i
Ministri, come è accaduto anche con gli altri due precedenti Governi, alle mie
esternazioni anche in sedi Ufficiali non danno risposte fattive e concrete.
Eppure è noto a tutto il personale l'impegno dell'attuale Comandante Generale
della guardia Costiera per risolvere le problematiche su esposte, anche
nell'ambito del prossimo riordino del Corpo.
Dopo tutto ciò, si passa dal danno alla beffa. In questa estate, infatti, si
parla sui giornali ed anche in alcune sedi Istituzionali, di ronde o soldati
sulle spiagge, in particolare in Veneto e Liguria, al fine di dare maggiore
sicurezza.
. Gli Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera che
a volte si sente considerato alla stessa stregua di una ronda civica, sempre
più si chiede: “quale sarà il prossimo paradosso se si continua di questo
passo? Forse quello di imbarcare i Soldati sulle Motovedette per difendere la
Guardia Costiera?”
Antonello Ciavarelli – Delegato del Co.Ce.R.
antonellociavarelli@libero.it

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