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IL PUNTO   n. 839 del 26 novembre  2021 di MARCO ZACCHERA 

Sommario: ENNIO DORIS – CONDANNE NON PROCLAMI – CAVALIERE, MI CONSENTA!  – LA PIOGGIA DEL PNRR – GIUSTIZIA AD OROLOGERIA –  GENTE DI LAGO

 

ADDIO A ENNIO DORIS

Mi stava simpatico e non per il “girotondo intorno a sé” ma perché infondeva ottimismo e simpatia, mi sembrava un banchiere dal volto umano.  “Da una crisi nasce sempre una opportunità” era uno dei suoi slogan preferiti e forse aveva proprio ragione.

Inoltre – la tramite Fondazione di Banca  Mediolanum – è sempre stato vicino anche ad iniziative umanitarie nel mondo in modo importante e discreto. Indirettamente, anche il ”Verbania Center” ha ricevuto volte un aiuto e non va dimenticato.

 

CONDANNE, NON CHIACCHIERE

Ieri era la giornata internazionale per eliminare la violenza fisica alle donne, celebrata in un crescendo di manifestazioni a tutti i livelli con un taglio che a volte mi è sembrato condito di molta demagogia. Mettiamola così: innanzitutto delle donne di oltre metà pianeta non si sa nulla, ovvero le donne sono umiliate e soffrono in silenzio senza diritti e senza nessun “telefono” di aiuto. Valga per tutti il mondo musulmano, africano o di società dove il “macho” picchia e violenta impunito o dove – comecon  la legge coranica – dove la donna “vale” addirittura legalmente molto di meno dei maschi: sono scenari e scandali mondiali di cui non parla nessuno né tantomeno scuotono le coscienze.

In Italia credo che il problema debba essere affrontato sul piano etico e culturale, ma anche dal punto di vista delle pene. Non è possibile vedere ogni giorno che criminali recidivi possano continuare ad importunare, minacciare o peggio uccidere le proprie “ex” senza che effettivamente siano costretti a pagare per le loro azioni. Braccialetti elettronici (assenti), severità e condanne esemplari – soprattutto se rese pubbliche – servirebbero forse di più di mille manifestazioni e tanti discorsi.

 

CAVALIERE, MI CONSENTA…

Che Silvio Berlusconi aneli a diventare presidente della Repubblica lo hanno capito tutti, ma tutte le persone di buonsenso (salvo lui) sanno benissimo che di fatto è impossibile e forse – alla fine – è perfino meglio così, perché un presidente deve essere persona capace di unire e non una figura divisiva come – nei fatti – lo è stato ed è Berlusconi, a parte ogni commento sulla sua vita privata.

Che nella sua spasmodica ricerca di consensi il Cavaliere arrivi poi perfino a strizzare l’occhio ai grillini sul reddito di cittadinanza è apparso un tentativo un po’ patetico di implorarne il loro voto per il Quirinale, ma rendendosi così ancora meno credibile.

Una dichiarazione forse addirittura controproducente tenuto conto che se c’è un tema sul quale mezza Italia si rivolta, soprattutto nel centro-destra, è proprio questo. Certamente il sussidio aiuta gente in povertà ma – congegnato come lo è adesso – copre troppi nullafacenti e non aiuta a trovare lavoro.

Un po’ di dignità, Cavaliere! Non è così che il centro destra può pensare di conquistare un posto sul Colle, piuttosto dovrebbe puntare su figure di garanzia come Maria Elisabetta Alberti Casellati, la presidente del Senato.

Se dovessi però indicare un nome di compromesso che galleggi tra tutti questi casini… beh, di nome e di fatto Pierferdinando (Casini) è già automaticamente candidato sia per la sua mai smentita indole democristiana al compromesso, ma soprattutto avendo “frequentato” davvero tutti nella sua lunga parabola politica. Vedrete…

 

LA PIOGGIA DEL PNRR

Scusate, ma io l’avevo capita diversamente.

Pensavo che le centinaia di miliardi da spendere graziosamente concessici da mamma Europa tramite il PNRR dovevano essere impegnati per rilanciare “alla grande” la nostra economia ed ammodernare il Paese con una serie di infrastrutture importati.

Seguendo l’onda dei comunicati-stampa dei vari politici che (comprensibilmente) si intestano il merito dei diversi finanziamenti locali, scopro invece che trattasi di una vera e propria pioggia di piccoli interventi di per sè utilissimi (anzi, spesso indispensabili), ma che poco hanno a che fare con un rilancio produttivo.

In altre parole mi sembra che l PNRR servirà soprattutto per utili lavori di ordinaria manutenzione e nella mia provincia – a parte la sistemazione di un edificio scolastico – per ora i fondi sono stati infatti destinati a manutenzioni post-alluvioni, sistemazioni di strade locali ed opere pubbliche (perfino un cimitero) ma nessuna “spesa di investimento”. Immagino che più o meno stia succedendo lo stesso in tutta Italia, ma era ed è questa la “filosofia” che doveva rilanciare l’economia italiana dopo il Covid?

Eppure anche da noi ci sarebbero delle scelte strutturali: rilancio ferroviario di DOMO 2 per togliere i camion dal Sempione ed inquinare di meno, sistemazione delle strade internazionali verso la Svizzera, ripristino di infrastrutture chiuse da anni (vedi galleria di Omegna) ecc.

Mi sa che tra cinque anni parleremo di soldi sprecati ed occasioni perse per sempre.

 

GIUSTIZIA POLITICA

Leggo che il fu segretario dell’UDC Lorenzo Cesa è stato prosciolto dal GIP di Catanzaro dall’accusa di essere para-mafioso. Sono felice per lui, anche perché è un mio amico personale da tanti anni, ma non posso dimenticare che se il governo Conte II è saltato quando a gennaio Renzi lasciò la allora maggioranza giallorossa lo è stato perché dieci mesi fa Cesa fu (ingiustamente) accusato con il solito “avviso di garanzia”. Gettata la notizia in pasto ai giornali finì così nel nulla il tentativo di acquisto di un gruppo di parlamentari “responsabili”.

Magari è stato pure un bene, visto che dopo Conte è arrivato Draghi, ma l’ennesima bufala giudiziaria ha pesantemente inciso ancora una volta sulla vita pubblica del nostro paese quando la riservatezza dovrebbe ed avrebbe dovuto essere la regola almeno fino a quando fossero state minimamente verificate le prove, risultarte poi inesistenti.

Ricordate Di Maio? «Con la stessa forza con cui abbiamo preso decisioni forti in passato – affermò l’enfant prodige di Pomigliano d’Arco – ora mi sento di dire che mai il M5S potrà aprire un dialogo con soggetti condannati o indagati per mafia o reati gravi». Fu in quel momento che finirono le possibilità di Conte di guidare il suo terzo governo. A dieci mesi da quelle ore concitate la posizione di Cesa è stata archiviata dal GIP del Tribunale di Catanzaro, Valeria Isabella Valenzi, che ha accolto la stessa richiesta della Dda. L’ex segretario dell’Udc era accusato di associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso per presunti rapporti illeciti tra alcune cosche di ‘ndrangheta del crotonese con imprenditori ed esponenti della politica.

Tutte chiacchiere, tutto evaporato…

 

GENTE DI LAGO 2

E’ nuovamente disponibile il libro “ GENTE DI LAGO 2 “ edito l’anno scorso con nuove storie e nuovi racconti  del Lago Maggiore.   Il volume riprende quello uscito due anni fa (ed andato esaurito) ed in 172 pagine – tutte a colori – ripropone anche altri ricordi, personaggi, storie e curiosità della zona del Lago Maggiore e delle sue valli, insieme ad oltre un centinaio di foto storiche. Una testimonianza della vita sulle rive del Verbano in tempi quasi dimenticati, un omaggio a chi è venuto prima di noi.

Il volume è firmato anche da Carlo Alessandro Pisoni, (che è purtroppo deceduto nella primavera scorsa di Covid, considerandola anche un omaggio alla Sua memoria ) insieme ad Ivan Spadoni e altri autori locali. GENTE DI LAGO 2 è in vendita al pubblico a 20 euro, ma i lettori de IL PUNTO possono richiedermi direttamente il libro – se lo desiderano, con dedica! – al prezzo ridotto di 18 euro (spese di spedizione comprese) o di 35 euro se verranno richieste almeno 2 copie.

Il volume va richiesto direttamente a marco.zacchera@libero.it ricordando di comunicare sempre il proprio INDIRIZZO POSTALE PER LA SPEDIZIONE.

Per spedizione via raccomandata aggiungere 5 euro a pacco.

UN’IDEA PER UN REGALO DI NATALE…I RICAVI PROVENIENTI DALLA VENDITA DEL LIBRO SONO DEVOLUTI AL”VERBANIA CENTER” PER CONTRIBUIRE ALLA COSTRUZIONE DI UN CENTRO SANITARIO IN MOZAMBICO

 

UN SALUTO A TUTTI E BUONA SETTIMANA                                    MARCO ZACCHERA

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