I TEMPLARI FEDERICIANI DELLA CALABRIA SUI CADUTI DI NASSIRIYA: “OGGI, 12 NOVEMBRE, RENDIAMO ONORE AL PASSAGGIO DI QUEL CONVOGLIO DI IDEALI. SERVE, TUTTAVIA, UN DIBATTITO POLITICO FRANCO”.
I Cavalieri Templari Federiciani della Calabria rendono onore al passaggio, ogni 12 novembre, di quel convoglio di ideali di libertà e di pace che hanno reso questo giorno memorabile.
E’ quanto si legge in una nota diffusa dal Gran Priore della Confraternita Cattolica Cristiana dei Cavalieri Templari Federiciani Filomena Falsetta per omaggiare il ricordo dei caduti di Nassiriya.
Quel convoglio passa per ricordare agli uomini e alle donne di ispirare le loro vite a quegli stessi ideali; passa per ricordare ai nostri militari che le divise che indossano sono la testimonianza di un impegno solenne per la difesa dei valori fondamentali; passa per ricordare ai familiari delle vittime di essere bravi amministratori di quell’eredità di umanità e di sentimenti patriottici che hanno lasciato sulla terra; passa per ricordare ai giovani di affrontare con profondo e generoso ardore le grandi sfide che li attendono; passa per ricordare alla politica che la componente militare mantiene sempre una sua specificità e rilevanza indipendentemente dall’alternarsi delle coalizioni di governo, e che le missioni internazionali rimangono una costante della politica estera e di difesa dell’Italia ma pur sempre in un contesto altamente rischioso.
Da qui la necessità di un approccio politico ampio, che sappia adottare adeguate misure di protezione nonchè impostare efficacemente tutti gli aspetti della missione, visto il rischio alto e in aumento, e considerato il fatto che i nostri militari sono bersaglio diretto o indiretto degli avversari di oggi e di domani.
Serve, insomma, un dibattito pubblico franco, che non sia incentrato solo sulla retorica delle missioni di pace, e che non sottostimi la gravità delle minacce.
Quel convoglio – conclude la nota – passa per ricordare tutto questo, con la sua scia visibile in eterno.
Avv. Filomena Falsetta
(Gran Priore dei Cavalieri Templari Federiciani della Calabria)
