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TERMOARREDO GREEN, IL CASO MAARMO: RICICLO DI MATERIALI DI SCARTO E UN ALBERO PIANTATO PER OGNI CLIENTE

TERMOARREDO GREEN, IL CASO MAARMO: RICICLO DI MATERIALI DI SCARTO E UN ALBERO PIANTATO PER OGNI CLIENTE

Nasce MAARMO, azienda specializzata nei termoarredi completamente ecosostenibili, dove anche le vernici sono solo a base d’acqua.

Sabato 9 ottobre alle 11.00 c’è stata l’inaugurazione della nuova sede di Maarmo, azienda che realizza termoarredi e scaldasalviette con processi produttivi improntati a riciclo e sostenibilità. Il nuovo stabilimento, 2 mila mq di spazio totale, al suo interno avrà anche uno spazio adibito a showroom. Si trova a Villotta di Chions (PN), in via Cadore, n. 20.
Con l’occasione sarà ufficialmente presentata al pubblico anche la grande novità della collezione di Maarmo. Il nuovo termoarredo di altissimo design denominato VENEZIAA. Un pannello radiante con il simbolo di una gondola veneziana, il ferro da prua (“fero da próva” in veneziano), realizzato grazie all’utilizzo di uno pezzo storico originale.

L’idea è nata dall’incontro con Arzanà, associazione non-profit veneziana che ha come fine statutario lo studio, il restauro e la conservazione delle imbarcazioni tradizionali della laguna di Venezia (arzana.org). C’era l’idea di realizzare un termoarredo ispirato a Venezia e l’associazione ha dato concretezza a quest’idea fornendo l’oggetto a cui ispirarsi. Un “fero da próva” originale di 100 anni fa messo a disposizione da uno degli associati di Arzanà. Si tratta di Gianfranco Munerotto, storico ed artista, da trent’anni impegnato nello studio delle imbarcazioni tradizionali ed autore di diversi volumi, saggi e articoli sul tema. Il prezioso oggetto è stato utilizzato come modello da riprodurre realizzando una stampa da applicare su questo nuovissimo termoarredo. Anche i colori in cui viene realizzato si ispirano a Venezia: il nero di “Gondola” (nero color pece tipico dell’imbarcazione veneziana), l’azzurro di “Laguna” e il marroncino di “Lido” (il colore della sabbia del lido). Le finiture saranno realizzate invece in corten, materiale ferroso molto elegante. Il modello di termoarredo VENEZIAA è realizzato cona la stessa filosofia cui si ispira tutta l’attività di Maarmo, azienda che punta tutto sulla sostenibilità. “E’ prodotto infatti con il solo utilizzo di polvere di marmo riciclata – fanno sapere dall’azienda – senza necessità di cottura e verniciato a mano solo con colori ad acqua. Un oggetto testimone di quella che è la “più antica città del futuro”. Infine, in abbinamento al termoarredo, i clienti di Maarmo potranno acquistare anche il volume “La Gondola nei Secoli. Storia di una continua trasformazione tra architettura navale e arte” scritto dallo stesso Gianfranco Munerotto. Si tratta insomma di un vero e proprio tributo a Venezia e alla sua gondola.

Il modello di termoarredo VENEZIAA sarà presente in un apposito spazio all’inaugurazione di sabato 9 ottobre. All’evento parteciperanno anche i 10 artisti autori delle stampe con cui è possibile decorare la linea di termoarredo liscio di Maarmo. E’ la Temporary Collection “MioByMaarmo”, una selezione di tutte le proposte creative arrivate da giovani artisti internazionali, tra cui francesi, inglesi e giapponesi. Si tratta di Anna Marmolada, Nicolas Sterin, Giorgia Ricci, Cristiano Coppe, Donatella Ottolini, Elisa Rossetto, Greta Bernini, Jason Mitchell, Marie Astrid, Makiko Asada.
L’inaugurazione è aperta al pubblico. Per accedere è necessario essere muniti di Green Pass.

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

 

IL CICLO GREEN DI MAARMO
Maarmo come materia prima riutilizza e ricicla gli scarti della lavorazione del marmo, recuperati grazie ad un certosino lavoro di selezione nelle cave dell’area veronese. La formula, sviluppata e perfezionata con pazienza nel reparto di Ricerca e Sviluppo di Vittorio Veneto, nel Trevigiano, ha permesso di generare una linea di termoarredi di design, che non necessita di una fase di cottura, ma di una dolce fase di stagionatura, che dura dalle quarantotto alle settantadue ore. Si passa poi alla verniciatura, realizzata esclusivamente con vernici a base d’acqua, e all’imballaggio, composto di materiali provenienti da cartone riciclato e certificato. L’azienda inaugura ora la propria sede centrale in via Cadore, 20 a Villotta di Chions, in Provincia di Pordenone. “Tutti i nostri prodotti, sia la versione elettrica che idronica, a fine vita, una volta tolti gli elementi strutturali riscaldanti (ad esempio il rame o le resistenze elettriche) possono essere rimacinati per rientrare nel ciclo produttivo”, spiegano dall’azienda. “In questo senso Maarmo agisce creando flussi circolari di materia, capaci così di rigenerarsi. Inoltre, essendo tutti i processi produttivi eseguiti a basse temperature, le quantità di energia usate sono minime. Per chiudere il ciclo green, per ogni radiatore venduto piantiamo un albero grazie alla partnership con la piattaforma Treedom. Così la terra può respirare meglio grazie a noi”. Un modello produttivo unico nel suo genere, che adesso si sta imponendo all’attenzione dei mercati. Dopo una fase iniziale di studio, il 2021 ha visto il rafforzamento della compagine societaria, con l’ingresso di nuovi imprenditori sia dell’area pordenonese (Alain Bottos, Stefano Mascarin e Andrea Del Ben), che dell’area trevigiana (Marco Caliandro e Gianpaolo Pezzato), per sostenere il progetto di crescita e sviluppo in Italia e nei mercati esteri. Per maggior informazioni www.maarmo.com

 

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LA STORIA DI MAARMO

 

Il termoarredo entra in una nuova era, quella della sostenibilità totale. E lo fa con Maarmo, azienda che opera tra Treviso e Pordenone e che ha realizzato una filiera unica per realizzare termoarredi e scaldasalviette puntando tutto su riciclo e sostenibilità.

Maarmo infatti come materia prima riutilizza e ricicla gli scarti della lavorazione del marmo, recuperati grazie ad un certosino lavoro di selezione nelle cave dell’area veronese. La formula, sviluppata e perfezionata con pazienza nel reparto di Ricerca e Sviluppo di Vittorio Veneto, nel Trevigiano, ha permesso di generare una linea di termoarredi di design, che non necessita di una fase di cottura, ma di una dolce fase di stagionatura, che dura dalle quarantotto alle settantadue ore. Si passa poi alla verniciatura, realizzata esclusivamente con vernici a base d’acqua, e all’imballaggio, composto di materiali provenienti da cartone riciclato e certificato.
“Tutti i prodotti, sia la versione elettrica che idronica, a fine vita, una volta tolti gli elementi strutturali riscaldanti (ad esempio il rame o le resistenze elettriche) possono essere rimacinati per rientrare nel ciclo produttivo”, spiegano dall’azienda. “In questo senso Maarmo agisce creando flussi circolari di materia, capaci così di rigenerarsi. Inoltre, essendo tutti i processi produttivi eseguiti a basse temperature, le quantità di energia usate sono minime. Per chiudere il ciclo green, per ogni radiatore venduto piantiamo un albero grazie alla partnership con la piattaforma Treedom. Così la terra può respirare meglio grazie a noi”.
Un modello produttivo unico nel suo genere, che adesso si sta imponendo all’attenzione dei mercati. Dopo una fase iniziale di studio, il 2021 ha visto il rafforzamento della compagine societaria, con l’ingresso di nuovi imprenditori sia dell’area pordenonese (Alain Bottos, Stefano Mascarin e Andrea Del Ben), che dell’area trevigiana (Marco Caliandro e Gianpaolo Pezzato), per sostenere il progetto di crescita e sviluppo in Italia e nei mercati esteri.
Superata la fase di start up e la fase di emergenza sanitaria, grazie al supporto ed al know how apportato dai nuovi partner, la produzione di MAARMO si sposta in uno spazio di quasi duemila metri quadrati a Villotta di Chions, nel Pordenonese, circondato dai vitigni di Prosecco e gli aironi ed i cigni del Parco del Cornia: l’inaugurazione è prevista per il prossimo 9 ottobre.
Ma già adesso è possibile visitare questo spazio in cui sono messe in mostra le opere di dieci artisti internazionali che con la loro creatività hanno interpretato le superfici dei termoarredi di Maarmo. Una iniziativa nata per rafforzare il concetto di hand made e personalizzazione. Infatti, grazie alla tecnologia digitale a raggi UV, è possibile stampare sulla superficie di ogni prodotto Maarmo qualsiasi immagine. E i clienti così possono scegliere anche tra le dieci immagini della Temporary Collection “MioByMaarmo”, una selezione di tutte le proposte creative arrivate da giovani artisti internazionali, tra cui francesi, inglesi e giapponesi.

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