Il Senato, a scrutinio segreto, ha votato a favore della “tagliola” proposta da Lega e Fratelli d’Italia per il ddl Zan: ovvero si ferma l’esame del testo. A favore, 154 senatori, 131 i contrari e due astenuti. A nulla è valso l’endorsement di fashion blogger e cantanti da strapazzo. Le ideologiche pretese di chi ha scambiato i pruriti per diritti, sono finiti nella fossa della storia. Ora si potrà riaffermare, senza il rischio di finire in galera, che i bambini nascono da una padre e da una madre, che le femmine si identificano nella madre e i maschi nel padre, che San Paolo non è l’omofo di Dio, che gli uomini hanno pari dignità delle donne e con le parole di Chesterton, che due più due fa quattro e che le foglie sono verdi d’estate. Strano ma vero: per almeno sei mesi, si potrà tornare a vivere come natura comanda e come ha sempre comandato.
Gianni Toffali