ASSANGE, M5S: NO ESTRADIZIONE. PERICOLOSO ACCANIMENTO CONTRO SIMBOLO LIBERTA’ DI STAMPA
Roma, 27 ott. – “Oggi inizia a Londra il processo di appello per l’estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti, dove il fondatore di WikiLeaks verrebbe rinchiuso a vita in isolamento estremo nel famigerato supercarcere di Florence, Colorado. Secondo i suoi difensori, questo equivarrebbe a una condanna a morte viste le drammatiche condizioni psicofisiche in cui Assange versa a causa delle dure condizioni di detenzione nel carcere britannico di Belmarsh. Lo stesso relatore speciale Onu sulla tortura Nils Melzer si è detto preoccupato per i gravi maltrattamenti che Assange subirebbe in caso di estradizione. Come ha formalmente denunciato l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, l’accanimento giudiziario contro Assange è un pericoloso precedente per la libertà di stampa. Un valore fondante delle democrazie occidentali che non può essere difeso a parole quando conviene e calpestato quando diventa scomodo fino al punto di trattare il giornalista che meglio la incarna come un pericoloso terrorista. Ci auguriamo non solo che Assange non venga estradato negli Stati Uniti, ma che venga al più presto liberato: solo così si dimostrerà che sui valori democratici fondamentali non esistono due pesi e due misure”.
Lo dichiarano i componenti cinquestelle della Commissione Esteri di Palazzo Madama, il presidente Vito Petrocelli, il capogruppo Gianluca Ferrara, le senatrici Paola Taverna e Simona Nocerino e il senatore Alberto Airola.
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