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Privatizzazione dei Nidi. Il Vicesindaco Lidia Albani risponde alle critiche del “Cittadino governante” : “Costruito un castello di forzature e inesattezze”.

Privatizzazione dei Nidi. Il Vicesindaco Lidia Albani risponde alle critiche del “Cittadino governante” : “Costruito un castello di forzature e inesattezze”.

 

Il Vicesindaco e assessore al Sociale  Lidia Albani  replica all’associazione “Il Cittadino governante” che, in una nota, ha polemizzato sulla privatizzazione dei due asili nido cittadini. ” Le accuse contenute nella nota di oggi – dice – costruiscono un castello che, zeppo di inesattezze e forzature demagogiche, risulta talmente traballante da poter essere smontato pezzo per pezzo. Leggo: a Giulianova “non tutti sanno che la gestione dei due asili nido è stata affidata al privato”. A Giulianova, in realtà, abbiamo spiegato benissimo in almeno due comunicati, che gli asili nido sono in appalto alla cooperativa 3M di Montorio. Il nido “Arcobaleno”, avendo conservato una classe “comunale”, è attualmente a gestione integrata. L’ assetto è dovuto al fatto che, nell’ultimo decennio,  a fronte di oltre 10 cessazioni di personale educativo, non è stata rimpiazzata una sola unità,  perdendo  irrimediabilmente la relativa capacità assunzionale. Nulla le opposizioni hanno obiettato per 10 anni:  sono quindi loro ad aver avallato la scelta di affidare ai privati la gestione delle strutture. Infatti, oggi, l’amministrazione aveva solo due alternative: o limitarsi ad una gestione diretta a favore di 10 utenti o ricorrere ai privati per rendere disponibili tutti i posti che gli asili possono offrire. Volendo dare risposte alle esigenze di tutte le famiglie, abbiamo peraltro optato non per la concessione, ma per l’appalto. In questo modo, il controllo sulla qualità del servizio, il monitoraggio delle  strutture, la determinazione delle tariffe, la gestione “amministrativa”, insomma, è rimasta pubblica, cioè in seno all’ Unione dei Comuni “Terre del Sole”, quindi alla Città di Giulianova. Ancora: “A Giulianova gli asili nido sono stati sempre molto apprezzati dalle famiglie per la qualità del personale, dell’organizzazione e della refezione”. Io aggiungerei che lo erano e lo sono ancora, visto che le rette non sono aumentate e che l’amministrazione vigila sull’efficienza delle strutture e sul benessere dei bambini. Andando avanti, si giudica  inopportuno “liquidare” con l’esternalizzazione uno dei servizi più importanti delle politiche sociali comunali. Noi, lo ripeto, non abbiamo liquidato nulla ma solo garantito la prosecuzione di un  servizio fondamentale che, diversamente, sarebbe stato offerto a una decina di bambini. La nostra è stata una scelta di responsabilità, resasi necessaria dopo le politiche scriteriate degli anni scorsi e che non muove da alcun interesse di risparmio economico. Poi: “Dei 100 posti disponibili nei due asili ne sono stati attivati solo 60, quando sappiamo che prima della chiusura per i lavori di ristrutturazione la domanda era superiore ai 100 posti previsti.” Sulle iscrizioni va detto che, quando era in funzione solo l’ “Arcobaleno”, le domande erano davvero risicate, forse perchè le famiglie si erano già rivolte al privato. Se non avessimo attivato l’appalto, invece che 60, avremmo potuto accogliere circa dieci bambini, ovvero quelli già iscritti lo scorso anno.  Per concludere, al “Cittadino governante” che ci esorta ad investire per i bambini e le famiglie, ricordiamo che in questa città è stato compiuto il massimo sforzo per tenere invariati i costi, potenziare le politiche di assistenza all’infanzia e venire incontro alle esigenze dei genitori che lavorano, i quali,  proprio per le ataviche lacune organizzative e strutturali, erano costretti, fino a due anni fa, a ricorrere al privato.” Secco anche il commento del Sindaco Jwan Costantini. ” Sono convinto – dice- che, non essendo impegnato ad amministrare e non avendo dunque il problema di dover dare risposte, il gruppo  “Il Cittadino governante” abbia molto tempo per svagarsi giocando a fare “la Sinistra”. Purtroppo per lui, però, è finito il tempo in cui bastava agitare lo spauracchio delle privatizzazioni per diventare capi- popolo. Quel popolo, oggi, non demonizza più nessuno senza prima conoscere e capire. I costi sono invariati, il servizio è eccellente, le famiglie sanno di essere accolte e non respinte. Tanto basti.  Si preferiva forse che in una città di quasi venticinquemila abitanti andassero al Nido solo dieci bambini? La caccia alle streghe che non porta a nulla è ormai uno sport praticato da pochi, come vedo sempre gli stessi”.

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