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ASSETTI FAMILIARI DOPO LO SMART WORKING, PSICOTERAPEUTA: FOCALIZZARSI SU ELEMENTI GIOIOSI E NON SULLE PROBLEMATICHE

ASSETTI FAMILIARI DOPO LO SMART WORKING, PSICOTERAPEUTA: FOCALIZZARSI SU ELEMENTI GIOIOSI E NON SULLE PROBLEMATICHE

IL 28 OTTOBRE DIRETTA FACEBOOK IDO-MITE SU GIOCHI, FAVOLE ED ESPERIENZE PER SOSTENERE I GENITORI NEL RITORNO IN PRESENZA

Roma, 25 ottobre – Durante il lockdown la prima sfida per psicologi e psicoterapeuti è stata quella di supportare le famiglie nel dover stare chiuse in casa, nell’imparare a ritrovarsi, a condividere quotidianamente tempi e spazi senza la possibilità di distrazioni esterne. Ora che la pandemia da Covid-19 è entrata in una nuova fase e ci si prepara ad abbandonare lo smart working, la nuova sfida è reinsegnare ai genitori a separarsi nuovamente dai propri figli. Come farlo? “Bisogna immettere nel presente una focalizzazione su elementi gioiosi cercando di concentrarsi non sulle problematiche ma sulla bellezza”, sottolinea Renata Biserni, psicoterapeuta e docente della Scuola di specializzazione in Psicoterapia Psicodinamica dell’età evolutiva dell’Istituto di Ortofonologia (IdO)- Fondazione MITE. “Usciamo di casa sì- dice Biserni- ma a riveder le stelle”. La psicoterapeuta è responsabile dei laboratori della Scuola di specializzazione, percorsi utili per passare dalla teoria alla pratica anche nel ritorno in presenza. Un’esperienza che racconterà nel corso dell’open day organizzato dalla Scuola IdO-MITE con una diretta facebook in programma il 28 ottobre alle 13 dal titolo: ‘Come aiutare la famiglia a tornare in presenza: giochi, favole ed esperienze’.

“Nel corso dell’incontro introdurrò il lavoro che viene svolto in Istituto con le mamme dei bambini autistici- spiega- si tratta di un gruppo esperienziale nel quale le madri trovano strumenti per affrontare una situazione difficile, e questa del ritorno in presenza può esserne un esempio. Poi- precisa- ci sono anche laboratori per far acquisire agli allievi della Scuola strumenti utili per lavorare nella realtà del presente, che ora significa aiutare le persone a tornare ad una pseudo normalità. L’obiettivo dei laboratori è dare agli studenti uno strumento insegnando anche le tecniche attive come lo psicodramma”.

Oltre a Renata Biserni interverranno all’open day Magda Di Renzo, responsabile del Servizio terapie IdO e direttrice della scuola di specializzazione IdO-MITE; Bruno Tagliacozzi, psicoterapeuta IdO e coordinatore della Scuola di specializzazione IdO-MITE; Robert Mercurio, psicoanalista junghiano e docente della scuola di specializzazione IdO-MITE.

 

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