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Sembra un barzelletta ma non lo è

Rome, Italy - March 9, 2014: Pope Francis I and pope Ratzinger postcards souvenirs exposed in the center of Rome

Sembra un barzelletta ma non lo è:  per spingere i giganti della Silicon Valley a censurare più contenuti, inclusi l’”incitamento all’odio” e le “teorie del complotto” Papa Francesco ha invocato Dio. Quale Dio, il papa politeista che ama tanto Allah quanto Visnu, non l’ha precisato. L’ha comunque tirato per la giaccia per tappare la bocca e lanciare strali verso chi non si fida dei vaccini sperimentali. La “maledizione” del papa virologo che ritiene le Big Pharma circoli filantropi dediti alla salvezza dei popoli indigenti, è stata impartita durante l’ incontro mondiale dei movimenti popolari. “In nome di Dio – ha affermato – chiedo ai giganti della tecnologia di smettere di sfruttare la debolezza umana, la vulnerabilità delle persone, per motivi di profitto senza preoccuparsi della diffusione di incitamento all’odio, adescamento, notizie false, teorie della cospirazione e manipolazione politica”. In soldoni, Il massimo rappresentante del paganesimo, ritiene che sia divino e cosa buona e giusta, autorizzare le grandi corporazioni, le industrie farmaceutiche, i governi e la cosiddetta sanità pubblica a eliminare la libertà di parola e il diritto a non vaccinarsi o a subire l’umiliazione della tessera verde di nazista memoria. Nessuna parola in difesa dei 9000 medici italiani allontanati dai posti i lavoro o sulla violenza gratuita “volata” sulle teste sanguinanti dei portuali di Trieste. Tornasse a fare il papa, sarebbe sempre irrimediabilmente tardi.

Gianni Toffali

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