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Vendemmia a casa Tornesi: raccolta appena conclusa

Vendemmia a casa Tornesi: raccolta appena conclusa
La vendemmia a casa Tornesi è come un giorno di festa atteso tutto l’anno. E come ogni giorno di festa le mancanze si sentono più forti
“E’ la prima vendemmia senza nonna a casa Tornesi- afferma Elisa- e non è semplice lavorare incessantemente senza pensare che lei, sorridente e attentissima, stia controllando il procedere dei lavori come ogni anno. Alzavi gli occhi e la vedevi sempre vigile, lei che di vendemmie alle spalle ne ha lasciate molte. Una bella vendemmia, che avrebbe avuto tanto piacere di poter vedere: nonostante le gelate di aprile abbiano fatto tanta paura, danni veri non ce ne sono stati, soprattutto nelle vigne intorno casa. Stiamo ad una discreta altezza qui a casa Tornesi e questo ci ha salvato. A spaventare è stata anche la siccità estiva, ma le sporadiche piogge di agosto ci hanno graziato: le uve sono belle e sane. A discapito di quanto ci aspettavamo, anche la quantità non è per niente in calo. Una vendemmia da manuale. Ma manca comunque il più. Dedicheremo a nonna una bottiglia! Lei è questo che avrebbe voluto: essere amata e ricordata ad ogni brindisi!”.

La vendemmia a Montalcino

Non è stata un’annata semplicissima a Montalcino, ma l’uva c’è ed è qualitativamente sana.

Una qualità dovuta evidentemente non solo alla minor quantità, ma anche al know-how e all’approccio in primis nei vigneti e poi in cantina da parte dei produttori di Montalcino. A proposito di qualità, il Consorzio ha deciso, come ormai avviene da tanti anni, di ridurre la resa della vendemmia 2021, lasciando invariata la quantità massima di uva rivendicabile come vino a Brunello di Montalcino Docg per il primo ettaro di vigneto e, oltre il primo ettaro, riducendo da 80 a 70 quintali per ettaro.

I viticoltori potranno realizzare la riduzione della resa non solo in campo, ma anche mediante il cosiddetto “declassamento” di un corrispondente quantitativo di vino classificato come pronto a divenire Brunello, prodotto nelle tre annate precedenti e giacente in azienda. “La scelta della riduzione della resa, che adottiamo ormai dal 1997, deve essere vista nell’ottica di un miglioramento qualitativo – conclude Bindocci – produrre meno per far crescere la qualità è da sempre la nostra mission”.

 

 

The harvest in the Tornesi house has just ended
The grape harvest at the Tornesi house is like a festive day awaited throughout the year. And like every festive day, we miss more strongly those who are not there.

It’s the first harvest without Grandma at the Tornesi house,” says Elisa, “and it’s not easy to work incessantly without thinking that she, smiling and very attentive, is monitoring the progress of the work as she does every year. You’d look up and see her always alert, she who has seen many, many harvests. It was a good harvest, one that she would have been delighted to have seen: although the April frosts were very scary, there was no real damage, especially in the vineyards around the house. We are at a fair height here at the Tornesi house and that saved us. The summer drought was also frightening, but the sporadic rains in August have been kind to us: the grapes are beautiful and healthy. Contrary to what we expected, the quantity has not decreased at all. A textbook harvest. But the most important piece is still missing. We will dedicate a bottle to Grandma! This is what she would have wanted: to be loved and remembered in every toast!”.

The harvest in Montalcino

It has not been a very easy year in Montalcino, but the grapes are there and they have a great quality.

A quality that is evidently due not only to the lower quantity but also to the know-how and to the approach of the Montalcino producers both in the vineyard and in the cellar.

Speaking of quality, the Consorzio has decided, as this has been the case for many years now, to reduce the yield of the 2021 harvest, leaving unchanged the maximum quantity of grapes that can be claimed as Brunello di Montalcino Docg wine for the first hectare of vineyard and, beyond the first hectare, reducing it from 80 to 70 quintals per hectare.

Winegrowers will be able to carry out the reduction in yield not only in the field but also by means of the so-called “downgrading” of a corresponding quantity of wine classified as ready to become Brunello, produced in the three preceding years and stored on the estate. The decision to reduce yields, which we have been doing since 1997, must be seen in terms of improving quality,” Bindocci concludes. “Producing less to increase quality has always been our mission.

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