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Trianon Viviani, “Adagio Napoletano” inaugura la stagione di Marisa Laurito

Cantata d'ammore di Bruno Garofalo - (Finale) - ph©Pino Miraglia

Trianon Viviani, “Adagio Napoletano” inaugura la stagione di Marisa Laurito

Dal 15 ottobre il musical di Bruno Garofalo e l’apertura dell’innovativa “Stanza delle Meraviglie” per un’“immersione” emozionale nella Canzone napoletana

Doppia inaugurazione al Trianon Viviani – teatro della Canzone napoletana per la prima stagione “in presenza” firmata dal direttore artistico Marisa Laurito.

Cantata d’ammore di Bruno Garofalo – (Finale) – ph©Pino Miraglia
Cantata d’ammore di Bruno Garofalo – ph©Pino Miraglia

Venerdì 15 ottobre, alle 21, ci sarà l’attesa prima teatrale assoluta dello spettacolo che apre il cartellone 2021/2022: Adagio Napoletano. Cantata d’ammore, il musical con la compagnia Stabile della Canzone napoletana scritto e diretto da Bruno Garofalo.

Nello stesso giorno sarà inaugurata la Stanza delle Meraviglie, uno spazio virtuale, unico e innovativo nel panorama italiano e internazionale, disegnato dal regista Bruno Garofalo da un’idea di Marisa Laurito, che offrirà al pubblico, con una fruizione multisensoriale, la possibilità di immergersi nella storia della Canzone napoletana grazie al progetto di digitalizzazione promosso dalla Regione Campania e attuato da Scabec, la società in house della Regione per i beni culturali.

Cantata d’ammore di Bruno Garofalo – (in foto Lello Giulivo) – ph©Pino Miraglia

Adagio Napoletano, già presentato con successo di pubblico in streaming nel periodo più critico della pandemia, è la maggiore produzione del teatro della Canzone napoletana. L’allestimento prevede il ricco cast di attori, cantanti, danzatori e musicisti della compagnia Stabile della Canzone napoletana, che Marisa Laurito definisce «la spina dorsale portante del teatro».

Cantata d’ammore di Bruno Garofalo – (In foto Susy Sebastiano) – ph©Pino Miraglia

Lo spettacolo è un viaggio nelle melodie partenopee del Novecento, un susseguirsi di quadri singoli e indipendenti che spaziano tra varie stagioni ed emozioni in uno scenario altamente evocativo delle atmosfere, dei luoghi e delle immagini che costituiscono la componente estetica della città. Una produzione significativa, insomma, che, valorizzando il maggiore bene culturale endogeno, ovvero il nostro patrimonio musicale, mira anche a contribuire al potenziamento dell’offerta turistica partenopea. Per questo motivo, lo spettacolo sarà riproposto periodicamente nel teatro storico di Forcella.

«In Adagio Napoletano – racconta l’autore, scenografo e regista Bruno Garofalo – non c’è un filo conduttore o delle sequenze temporali: gli interpreti e i personaggi in costume novecentesco rievocano alcuni riferimenti canonici delle nostre infinite “collezioni” di melodie (maggio e le rose, gli emigranti, la strada, le tammurriate, i pescatori, il mercato e il varieté), alcune immortalate nel Novecento, altre recuperate e inedite in questo contesto, ma che rappresentano sempre una sostanziale importanza per il nostro discorso che spazia dal recupero filologico allo spettacolo puro».

In scena Lello Giulivo, Susy Sebastiano, Francesco Malapena e la partecipazione di Gigio Morra. Con loro Laura Lazzari, Matteo Mauriello, Salvatore Meola, Gennaro Monti, Nadia Pepe e Fernanda Pinto.

Costumi di Mariagrazia Nicotra, arrangiamenti di Tonino Esposito, movimenti coreografici di Enzo Castaldo e immagini videoscenografiche di Claudio Garofalo. La direzione musicale è di Pino Perris, che ha anche curato le rielaborazioni delle canzoni. Disegno delle luci di Gianluca Sacco. Suono di Daniele Chessa.

La musica è eseguita dal vivo da Gaetano Campagnoli (clarinetto e sax soprano), Ciro Cascino (tastiere), Gennaro Desiderio (violino), Luigi Fiscale (batteria), Gaetano Carmine Marigliano (flauto e ottavino), Stefano Minale (tromba e flicorno), Pino Perris (pianoforte), Claudio Romano (chitarra e mandolino), Luigi Sigillo (contrabbasso) e Alessandro Tedesco (trombone).

Con la collaborazione della scuola Essenza danza, diretta da Emanuela Ritondale e Raffaele Speranza, il balletto è composto da Federica Avallone, Priscilla Avolio, Andrea Cosentino, Martina Del Piano, Alex Di Francesco, Alberto Esposito, Olimpia Graziosi e Carmine Rullo.

Adagio Napoletano. Cantata d’ammore andrà in scena da venerdì 15 a domenica 17 ottobre e da venerdì 22 a domenica 24 ottobre, il venerdì e il sabato alle 21 e la domenica alle 18.

I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica dalle 10 alle 13:30. Informazioni: sito istituzionale teatrotrianon.org, tel. 081 2258285.

Nel rispetto della normativa di igiene e sicurezza prescritta per l’emergenza sanitaria, i posti sono contingentati e numerati. È obbligatorio il possesso del green pass e l’uso della mascherina.

Lo spettacolo è prodotto dal Trianon Viviani con il sostegno del Programma operativo complementare della Regione Campania (Poc 2014-2020). Le attività del teatro della Canzone napoletana si avvalgono della sponsorship tecnica di Enel e il patrocinio di Rai Campania.

     

nota dell’autore e regista

Adagio Napoletano. Mai titolo fu così appropriato: evoca un andamento di esecuzione in un brano di musica classica. Ma potremmo anche definirlo un “Preludio napoletano”, perché, dopo aver attraversato un momento tanto drammatico per l’umanità intera, per il nostro paese e per il nostro mondo dello Spettacolo, era un dovere sentito da noi tutti, recuperare quanto di prezioso ha costituito l’anima e il nerbo dell’Arte musicale napoletana.

Adagio ci prenderà per mano, evocherà brani e fasti d’altri tempi, con la grazia e la leggerezza necessaria a una rinascita… In uno scenario altamente evocativo delle atmosfere, dei luoghi e delle immagini che costituiscono la componente estetica della Città, interpreti e personaggi in costume novecentesco rievocheranno alcuni riferimenti canonici delle nostre infinite “collezioni” di melodie, alcune immortalate nel Novecento, altre recuperate e inedite in questo contesto, ma che rappresentino sempre una sostanziale importanza per il nostro discorso che spazia dal filologico allo spettacolo puro. Dai balconi, dai portoni, dai vicoli, di volta in volta composti nella scenografia, compariranno solisti, gruppi, cantanti, attori, danzatori, che, nei panni attinenti al brano e all’epoca citata, faranno rivivere sul palcoscenico, come in un quadro d’epoca, la coinvolgente essenza dei brani eseguiti.

Non ci sarà un filo conduttore, né sequenze temporali, ma lo spettacolo sarà costituito da quadri singoli e indipendenti, come se agli spettatori fosse consegnato un telecomando, permettendogli di spaziare con uno zapping continuo, tra generi, contenuti, stagioni, emozioni… un “Adagio” accattivante e piacevole, un “Preludio” che aprirà il cuore a un nuovo futuro, fatto di Speranza, di Arte, di Amore…

Bruno Garofalo

locandina

Trianon Viviani – teatro della Canzone napoletana

direzione artistica Marisa Laurito

presenta

Adagio Napoletano

Cantata d’ammore

uno spettacolo di Bruno Garofalo

collaborazione ai testi Karima Angiolina Campanelli e Raffaele Esposito

con Lello Giulivo, Susy Sebastiano, Francesco Malapena

e la partecipazione di Gigio Morra

con (in ordine di apparizione)

Laura Lazzari, Matteo Mauriello, Salvatore Meola, Gennaro Monti, Nadia Pepe, Fernanda Pinto

costumi Mariagrazia Nicotra

arrangiamenti Tonino Esposito

movimenti coreografici Enzo Castaldo

immagini videoscenografiche Claudio Garofalo

direzione e rielaborazioni musicali Pino Perris

disegno delle luci Gianluca Sacco

suono Daniele Chessa

scene e regia Bruno Garofalo

orchestra (in ordine alfabetico)

Gaetano Campagnoli clarinetto e sax soprano

Ciro Cascino tastiere

Gennaro Desiderio violino

Luigi Fiscale batteria

Gaetano Carmine Marigliano flauto e ottavino

Stefano Minale tromba e flicorno

Pino Perris pianoforte

Claudio Romano chitarra e mandolino

Luigi Sigillo contrabbasso

Alessandro Tedesco trombone

con la collaborazione della scuola Essenza danza diretta da Emanuela Ritondale e Raffaele Speranza

balletto (in ordine alfabetico)

Federica Avallone, Priscilla Avolio, Andrea Cosentino, Martina Del Piano, Alex Di Francesco, Alberto Esposito

Olimpia Graziosi, Carmine Rullo

maestro collaboratore Ciro Cascino | regista assistente Gennaro Monti | assistente alle coreografie Carmine Rullo

assistente ai costumi Rosa Perillo | direttore di produzione Luciano Quagliozzi | direttore di scena Costantino Petrone

sarte Sara Massari, Susy Massari | trucco e acconciature Ciro Florio | fonico Stefano Cammarota | aiuto macchinista Gabriel Quagliozzi

fotografo di scena Pino Miraglia | realizzazione delle scene e attrezzeria Scenografie Imparato & figli

realizzazione dei costumi Ctn75 di Vincenzo Canzanella | luci, video e audio Emmedue | amministrazione Daniela Riccio

ufficio stampa e comunicazione Paolo Animato | grafica arkè | servizî web Lenus Media

     

canzoni e interpreti

introduzione

Ouverture Pulcinella (Pino Perris)                                                                                                      orchestrale

Totonno ‘e Quagliarella (Giovanni Capurro – Francesco Buongiovanni, 1919)                         Gigio Morra

‘A guardaporta (Cristofaro Letico – Aniello Langella, 1935)                                                          Laura Lazzari

Maggio e le rose

Maggio (prosa di Bruno Garofalo)                                                                                                      Lello Giulivo

Era de maggio (Salvatore Di Giacomo – Mario Pasquale Costa, 1885)                                       Laura Lazzari

Maggio si’ tu (E.A. Mario, 1913)                                                                                                            Lello Giulivo

Torna maggio (Vincenzo Russo – Eduardo Di Capua, 1900)                                                          Matteo Mauriello

‘O mese d’‘e rrose (Tito Manlio – Giuseppe Bonavolontà, 1938)                                                 Nadia Pepe

Rusella ‘e maggio (Arturo Trusiano –Enrico Cannio, 1939)                                                           Fernanda Pinto

Rosa miez’‘e rrose (Gigi Pisano – Giuseppe Cioffi, 1934)                                                               Susy Sebastiano

Chella d’‘e rrose (Beniamino Canetti – Rodolfo Falvo, 1929)                                                        Salvatore Meola

Na sera ‘e maggio (Gigi Pisano – Giuseppe Cioffi, 1938)                                                               Francesco Malapena

gli emigranti

Lettera dell’emigrante (prosa di Bruno Garofalo)                                                                           Gigio Morra

‘A cartulina ‘e Napule (Pasquale Buongiovanni – Giuseppe De Luca, 1927)                              Susy Sebastiano

Mandulinata ‘e ll’emigrante (E.A. Mario – Gennaro Ciaravolo, 1923)                                         Lello Giulivo

‘O paese d’‘o sole (Libero Bovio – Vincenzo D’Annibale, 1925)                                                    Francesco Malapena

per la strada

Popolo po’ (Ernesto Murolo – Vincenzo Di Chiara, 1917)                                                               Fernanda Pinto

Napule ca se ne va (Ernesto Murolo – Ernesto Tagliaferri, 1919)                                                 Lello Giulivo

le tammurriate

Tammurriata palazzola (Ferdinando Russo – Rodolfo Falvo, 1914)                                              Laura Lazzari

Tammurriatella (Domenico Furno – E.A. Mario, 1914)                                                                    Fernanda Pinto

Tammurriata all’antica (Ernesto Murolo – E.A. Mario, 1914)                                                         Nadia Pepe

Tammurriata americana (Libero Bovio – Ernesto Tagliaferri, 1934)                                            Susy Sebastiano

i pescatori

Nun me sceta’ (Ernesto Murolo – Ernesto Tagliaferri, 1930)                                                        Laura Lazzari

Nuttata ‘e sentimento (Giuseppe Capolongo – Alessandro Cassese, 1908)                             Matteo Mauriello

‘O marenariello (Gennaro Ottaviano – Salvatore Gambardella, 1893)                                       Salvatore Meola

Piscatore ‘e Pusilleco (Ernesto Murolo – Ernesto Tagliaferri, 1925)                                            Lello Giulivo

Mandulinata a Napule (Ernesto Murolo – Ernesto Tagliaferri, 1921)                                           Francesco Malapena

il mercato

Punto rosso (Tonino Esposito)                                                                                                             orchestrale

Prezzetella ‘a semmentara (Pietro Jacoletti – Luigi Donadio, 1930)                                            Nadia Pepe

‘O pizzajuolo nuovo (Giovanni Capurro – Salvatore Gambardella, 1896)                                  Salvatore Meola

Marechiare (Salvatore Di Giacomo – Francesco Paolo Tosti, 1886)                                            Francesco Malapena

il varieté

Tutti in pista (Tonino Esposito)                                                                                                           orchestrale

N’accordo in “fa” (Gigi Pisano – Nicola Valente, 1927)                                                                   Matteo Mauriello

‘O balcone ‘e Napule (Ernesto Murolo – Ernesto De Curtis, 1934)                                              Lello Giulivo

Lilì Kangì (Giovanni Capurro – Salvatore Gambardella, 1905)                                                      Laura Lazzari

finale

Canta pe’ me (Libero Bovio – Ernesto De Curtis, 1909)                                                                 Susy Sebastiano

Rumba scugnizza [‘A rumba d’ ‘e scugnizze] (Raffaele Viviani, 1932)                                          tutti

Ammore canta (Ernesto Murolo – Ernesto Tagliaferri, 1930)                                                       tutti

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