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La Germania ha fatto passi avanti favorendo la partecipazione dei cittadini europei nelle scelte politiche.

German flag fluttering front of Reichstag building. Berlin, Germany

La Germania ha fatto passi avanti favorendo la partecipazione dei cittadini europei nelle scelte politiche.

 

Le recenti elezioni legislative e amministrative tedesche sono state caratterizzate da una corposa partecipazione alle urne di nostri connazionali sia per il rinnovo del Bundestag, sia a livello comunale per rinnovare le amministrazioni locali. Le elezioni tedesche del 26 settembre possono essere viste definitivamente come lo spartiacque, che ha sancito il superamento delle antiche distanze, che per un lungo periodo hanno caratterizzato i diritti di cittadinanza e i diritti politici dei cittadini tedeschi e degli stranieri. “Es weht einen neuen Wind in Deutschland”, è il vento del cambiamento e della partecipazione attiva di una comunità plurale, articolata e composita, costituita da autoctoni, doppi cittadini e cittadini europei. Le recenti elezioni mostrano interessanti indicatori di una progressiva partecipazione e maggiore assunzione di responsabilità da parte dei doppi cittadini e in particolare dei nostri connazionali per le sorti delle comunità di residenza.

 

E’ arrivata oramai a maturazione, lo manifestano i numerosi partecipanti e gli eletti alle elezioni di domenica scorsa, l’intesa tra l’Italia e la Germania del 22 dicembre 2002, che prevede la possibilità di ottenere la cittadinanza tedesca conservando quella d’origine, alla stregua degli altri cittadini dell’UE e dei turchi, quindi, la partecipazione politica attiva e passiva, a vari livelli della rappresentanza. La Germania ospita circa 900’000 cittadini italiani e rappresenta il paese con il maggior numero di nostri espatriati. Nel periodo che ci separa dalla stipula dell’accordo, in quel paese è nata ed è cresciuta una nuova e giovane generazione di nostri connazionali, che si riconosce indistintamente nei valori dei due paesi ed esprime nuove peculiarità e soggettività. Sarà questo uno dei motivi che indurranno il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, a raggiungere Berlino dov’è atteso fra qualche settimana dal suo omologo Frank-Walter Steinmeier. Tra i due presidenti si è cementata una profonda amicizia, che li porta a rafforzare gli oramai consolidati legami tra Roma e Berlino.

 

A differenza delle passate elezioni per il Parlamento europeo e per quelle amministrative, alle quali ai cittadini comunitari viene indistintamente riconosciuto il diritto di voto attivo e passivo, nell’ultima tornata sono stati numerosi i doppi cittadini di origine italiana, che hanno espresso il proprio voto e che si sono candidati per uno scranno nel Bundestag e che sono stati chiamati ad amministrare piccole e grandi città.

 

Guardare oltre i confini nazionali con maggiore attenzione e fiducia, seguire l’evoluzione sociale e politica aiuta le istituzioni e i cittadini a trovare soluzioni nuove di progresso per rafforzare il senso di appartenenza e di identificazione con i territori dove si è scelto di vivere. Da queste considerazioni nasce il presupposto per scrutare meglio l’orizzonte europeo e per favorire, sulla spinta di un contributo concreto e pragmatico, lo spirito di una cittadinanza europea compiuta. Grazie anche ai nostri connazionali il concetto di integrazione in quel paese oramai è superato dai fatti ed è giusto tenerne conto. I diritti civili e di partecipazione continueranno ad essere interpretati e riconosciuti in maniera inclusiva e ampia.

 

Michele Schiavone

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