L’UE ha autorizzato i vaccini per il COVID-19 per uso di emergenza, in via condizionata, con revisione di 6 settimane dei dati di sicurezza post-vaccinazione(1).
Ad oggi, EUDRAVIGILANCE ha ricevuto circa 20mila segnalazioni di decessi probabilmente correlati ai vaccini e circa 700mila di reazioni avverse, il 9% delle quali gravi, dati sottostimati rispetto all’entità reale degli effetti avversi vista l’assenza di sorveglianza attiva. Di recente, l’EMA ha aggiornato la lista di reazioni avverse ai vaccini con nuove patologie(2). Inoltre, l’andamento dei contagi fra soggetti vaccinati in Paesi come Israele e Regno Unito dimostra come gli stessi vaccini non siano efficaci contro le varianti oggi prevalenti. Rimangono ignote le possibili reazioni a lungo termine ai vaccini a mRNA, mai autorizzati prima per gli umani(3). Ciò premesso, può la Commissione far sapere se intende: 1. revocare o sospendere l’autorizzazione all’utilizzo di tali vaccini per assenza dei requisiti di sicurezza e di efficacia nel prevenire infezioni e contagi dal virus Sars-Cov2; 2. autorizzare l’utilizzo dei farmaci dimostratisi efficaci nella cura del COVID-19 come l’Ivermectina e di protocolli di terapia domiciliare precoce su larga scala; 3. predisporre un sistema di sorveglianza attiva per i vaccinati, garantendo loro supporto e facilitazioni per le terapie necessarie contro gli effetti avversi. |
||||||
|