BMW PGA Championship: Laporta sfiora l’impresa e chiude sesto. Titolo a Horschel
In Inghilterra grande prova per l’azzurro che ottiene la seconda Top 10 consecutiva dopo il quarto posto al DS Automobiles 78° Open d’Italia
L’americano trionfa nel Surrey grazie a un ultimo giro “bogey free” e vola al secondo posto della Race to Dubai. E’ il secondo statunitense a imporsi in questo evento dopo Arnold Palmer
In Inghilterra, dopo un torneo che lo ha visto protagonista dall’inizio alla fine, Francesco Laporta chiude il BMW PGA Championship al sesto posto con un totale di 272 (68 65 69 70, -16) colpi. A Virginia Water, nel Surrey, a trionfare con un birdie decisivo nel finale e uno score di 269 (70 65 69 65, -19) è l’americano Billy Horschel che s’impone nel terzo evento delle Rolex Series European Tour 2021. Sul percorso del Wentworth Golf Club (par 72) niente da fare per il gallese Jamie Donaldson, l’inglese Laurie Canter e il tailandese Kiradech Aphibarnrat, tutti secondi con 270 (-18). Mentre Francesco Molinari s’è classificato 35/o con 281 (69 73 70 69, -7) davanti al fratello Edoardo, 57/o con 285 (73 67 73 72, -3).
Seconda Top 10 consecutiva per Laporta che sfiora l’impresa in Inghilterra – Nel torneo più importante del massimo circuito continentale maschile, da molti considerato alla stregua di un Major, Laporta ha messo in mostra tutto il suo talento. Settimo dopo il primo giro, quarto a metà gara, ha chiuso il “moving day” in testa alla classifica. Poi, nell’ultimo round ha realizzato quattro birdie con due bogey, trovando la seconda Top 10 consecutiva che arriva dopo il quarto posto ottenuto al DS Automobiles 78° Open d’Italia. Un risultato davvero importante per il 30enne di Castellana Grotte (Bari), che guadagna così altre 29 posizioni nella Race to Dubai (l’ordine di merito dell’European Tour) dov’è ora 46°. Per il pugliese si avvicinano dunque le possibilità di qualificarsi per il gran finale della stagione, il DP World Tour Championship, in programma dal 18 al 21 novembre a Dubai. Ma c’è di più: il sesto posto al BMW PGA Championship ha fruttato a Laporta 199.532,88 euro a fronte di un montepremi di 8.000.000 di dollari.
Restano dunque tre i successi azzurri in questo torneo: il primo italiano a imporsi in questa competizione fu, nel 1996, Costantino Rocca. Seguito da Matteo Manassero nel 2013 e da Francesco Molinari nel 2018. Con il torinese quest’anno 35esimo davanti al fratello Edoardo, 57/o.
E’ terminata invece dopo 36 buche la gara di Nino Bertasio (73 71) e Renato Paratore (76 68), entrambi 89/i con 144 (par). Sono usciti al taglio anche Guido Migliozzi (71 76) e Lorenzo Gagli (76 71), 116/i con 147 (+3). Così come Andrea Pavan, 141/o con 162 (87 75, +18).
Horschel re in Inghilterra, ora è secondo nella Race to Dubai – Tra i favoriti della vigilia, Horschel s’è imposto in Inghilterra grazie a un ultimo giro bogey free chiuso in 65 (-7), con 7 birdie. E’ una vittoria importante quella del 34enne di Grant (Florida), che gli permette di balzare dal quarto al secondo posto nella Race to Dubai, dietro solo (con un totale di 3.579,5 punti) al connazionale Collin Morikawa (in testa con 3.856,4). L’exploit nel Surrey ha consentito a Horschel di incassare un assegno di 1.125.951,98 euro.
“Sono davvero senza parole. Questo è un successo speciale, in un torneo che equivale al The Players Championship”. E’ la gioia di Horschel che ha equiparato il BMW PGA Championship a uno degli eventi clou del PGA Tour (il massimo circuito americano maschile, lì dove Horschel ha ottenuto sei successi, cifra comprensiva di un WGC). Tifosissimo del West Ham (per l’occasione ha sfoderato una sacca degli “Hammers”), Horschel nel 2014 ha vinto la FedEx Cup. S’è innamorato del BMW PGA Championship da bambino, quando guardava il torneo dalla tv. Ora lo ha fatto suo, diventando il secondo americano a riuscirci dopo Arnold Palmer nel 1975.
La classifica: Aphibarnrat, Donaldson e Canter secondi – In testa dopo 36 buche, decimo al termine del terzo round, nel quarto Aphibarnrat con un 64 (-8) ha firmato il miglior score di giornata. Per lui sei birdie nelle prime nove, poi altri due nelle seconde insieme a un eagle alla 12. A negargli la possibilità di giocarsi il titolo al play-off è stato un bogey alla buca 17 (par 5), la penultima del torneo. E così per il tailandese è arrivato un secondo posto da condividere con Laurie Canter (runner up all’Open d’Italia nel 2020) e Jamie Donaldson. Quinta piazza con 271 (-17) per il sudafricano Christiaan Bezuidenhout, sesta – al fianco di Laporta – per i britannici Justin Rose e Andrew Johnston. Chiudono la Top 10, in nona posizione con 273 (-15), il belga Thomas Pieters, l’indiano Shubhankar Sharma e l’americano Sean Crocker.