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Ue: Amendola, sottosegretario agli Affari Europei, a 24 Mattino su Radio 24

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Ue: Amendola, sottosegretario agli Affari Europei, a 24 Mattino su Radio 24 : per politica estera serve difesa comune
Il tema dei migranti “non può essere l’unica chiave per fare politica estera” per l’Europa: “Adesso bisogna cambiare passo, bisogna farlo in tutti i modi, perché un attore globale che vuole dotarsi anche di un’autonomia strategica senza una difesa comune e senza possibilità di intervenire sugli scacchieri internazionali non va molto lontano”. Lo ha detto a 24Mattino su Radio 24 il sottosegretario agli Affari europei Enzo Amendola. In Afghanistan, ha sottolineato Amendola, “l’Italia è stato il Paese che ha fatto di più. è un Paese che ha fatto un ponte aereo di più di 5.000 persone ma sappiamo che il coordinamento tra i 27 è fondamentale. Il coordinamento che dovrà proseguire anche nelle prossime settimane. Il punto fondamentale è non chiudersi nei propri confini, come Unione Europea”. Il tema, ha concluso, “è non solo tendere la mano a chi scappa dalle guerre, ma intervenire proprio per far sì che l’Europa intervenga fuori dai suoi confini. Intervenga in tutti i modi, dalla leva diplomatica alla leva economica e di cooperazione. Altrimenti saremo sempre chiusi tra di noi in attesa appunto che i flussi migratori arrivino nel nostro spazio continentale”.

 

Ue: Amendola, sottosegretario agli Affari Europei, a 24 Mattino su Radio 24: serve lavoro approfondito per cambiare il patto
“Per cambiare un patto di stabilità e crescita che anche prima del Covid aveva dato già dimostrazione di non essere un elemento su cui l’Europa poteva costruire competitività a livello globale, e anche tenuta e crescita sociale a livello interno”, servirà “un lavoro serio, approfondito”. Lo ha affermato a 24Mattino su Radio 24 il sottosegretario agli Affari europei Enzo Amendola. “La scelta di cambiare le procedure del patto di stabilità e crescita è stata decisa già a livello europeo – ha ricordato Amendola -. Nel momento in cui l’abbiamo sospeso… si era già deciso che prima della sua reintroduzione l’anno prossimo cambiassero quelli che sono elementi costitutivi per dare forza agli investimenti pubblici, per dare forza a una politica fiscale che sia reattiva dal punto di vista dell’economia europea”.

 

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