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 “La Grazia e l’innocenza”: a Firenze una mostra dedicata alla maternità

Dal 17 al 25 settembre presso il Museo degli Innocenti l’esposizione promossa e organizzata dalla Scuola d’Arte Sacra di Firenze e dedicata a un tema eterno e contemporaneo

 “La Grazia e l’innocenza”:

a Firenze una mostra dedicata alla maternità

Un’originale selezione di opere realizzate dagli artisti della Scuola d’Arte Sacra di Firenze invita a riflettere sui temi della maternità, cogliendone gli aspetti naturali e spirituali

 

“La Grazia e l’innocenza. Immagini di maternità divina e umana”: è una mostra dedicata a un tema eterno e contemporaneo quella che dal prossimo 17 al 25 settembre sarà allestita a Firenze presso il Museo degli Innocenti.

 

Promossa e organizzata dalla Scuola di Arte Sacra di Firenze l’esposizione, ad ingresso libero, propone opere di un collettivo di artisti che vengono invitati a riflettere sui temi della maternità cogliendone gli aspetti naturali e spirituali.

Il rapporto tra la Grazia e l’innocenza fissa infatti la corrispondenza tra la maternità divina di Maria, «piena di Grazia», e l’esperienza di ogni donna che diventa madre.

 

Un percorso espositivo che nasce per valorizzare la complessa realtà dalla Scuola di Arte Sacra, luogo di inclusione e di confronto per artisti portatori di esperienze, competenze e linguaggi differenti.

La mostra è ripartita in tre sezioni corrispondenti agli altrettanti indirizzi tematici e formativi della scuola: pittura, oreficeria e scultura.

Ogni sezione presenta opere dove i soggetti sacri sono accostati a quelli profani.

Una sezione conclusiva è costituita dal Salvator mundi (2015) di Giovanni Gasparro, ospite di questa rassegna, pittore barese che si dedica all’arte sacra dagli inizi della carriera.

 

Le curatrici dell’allestimento sono Sofia Novelli, artista e docente di pittura presso la scuola di Arte Sacra di Firenze e Barbara Bartolomei, ex-allieva della stessa scuola, in collaborazione con l’architetto Guido Spezza. Il catalogo, edito a Firenze da Polistampa, è stato curato da Ferruccio Botto, docente di Iconografia e Iconologia presso l’istituzione fiorentina.

 

L’esposizione è stata realizzata con la collaborazione del Museo e dell’Istituto degli Innocenti, e con il contributo dell’Otto per mille Chiesa Cattolica-CEI Conferenza Episcopale Italiana.

 

La Scuola di Arte Sacra di Firenze unisce aspetti pratici e contenuti teorici per formare una nuova generazione di artisti e artigiani specializzati nella dimensione del sacro e nella pluralità di significati che il sacro porta con sé. Un mix tra tradizione e innovazione che ormai da quasi 10 anni opera secondo un modello formativo che parte dalla consuetudine delle scuole-botteghe rinascimentali per farsi espressione contemporanea di un’alta formazione professionale. Attualmente sono circa 60 gli allievi dei corsi di pittura, scultura e oreficeria dell’istituzione fiorentina, e sono aperte le iscrizioni ai corsi triennali e al master in arte sacra. 

Alla Scuola di Arte Sacra di Firenze gli studenti imparano, ma soprattutto lavorano, iniziando a misurarsi con le commesse che la Scuola intercetta per poi intraprendere percorsi professionali come liberi professionisti e titolari di laboratori artigianali o studi di arte.

 

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