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EMERGENZA AFGHANISTAN

CPAR-SIAARTI-IWIN
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

EMERGENZA AFGHANISTAN

 

ANESTESISTI E RIANIMATORI IN SOSTEGNO DEI VALORI, DEI DIRITTI, DELLA SCIENZA E DELLE DONNE
Presa di posizione del Collegio dei Professori di Anestesia e Rianimazione (CPAR), della Società Italiana di Anestesia Rianimazione Terapia Intensiva e del Dolore (SIAARTI) e di International Women in Intensive and Critical Care Network (iWIN), sull’attuale Emergenza in Afghanistan.

ROMA, 30 AGOSTO – Nella tragica situazione Afghana l’universalismo dei valori occidentali pare essere travolto lasciando spazio alla locale soppressione sistematica di diritti umani fondamentali.

In qualità di membri della comunità umana e scientifica del Collegio dei Professori di Anestesia e Rianimazione (CPAR), della Società Italiana di Anestesia Rianimazione Terapia Intensiva e del Dolore (SIAARTI) e di International Women in Intensive and Critical Care Network (iWIN), accomunati dalla volontà di essere medici e docenti, sentiamo l’urgenza, etica e professionale, di esprimere la nostra solidarietà alla comunità civile Afghana, al corpo docente, agli studenti, alle studentesse ed a tutti i componenti delle professioni sanitarie.

CPAR, SIAARTI e iWIN unite e solidali con la popolazione civile Afghana ritengono di doversi far portavoce di alcuni diritti non sacrificabili.

CPAR, SIAARTI e iWIN chiedono con forza che al popolo Afghano venga garantita e mantenuta la possibilità di accedere ai servizi sanitari e ad una formazione indiscriminata e di qualità, in grado di garantire uno sviluppo autonomo e autodeterminato dei singoli a prescindere da differenze di genere, origine, cultura e religione.

Crediamo nella necessità di focalizzare l’attenzione dei servizi di informazione (cartacei e telematici) sui nostri colleghi in Afghanistan, sui sanitari, impegnati nel lavoro sul campo a qualsiasi livello, sui docenti e sui discenti.

CPAR, SIAARTI e iWIN chiedono in particolare supporto con ogni mezzo disponibile per le colleghe, le studentesse ed aspiranti tali, discriminate in quanto donne sia nel loro ruolo professionale che nella vita privata. Nel contesto attuale, sempre più globalizzato, gli operatori sanitari e i docenti sono chiamati sia ad esercitare la loro professione che ad assolvere ad un ruolo sempre più rilevante nella difesa – chiara, netta, diretta – del diritto alle cure e all’istruzione per tutti.

Siamo qui uniti a ribadire:

Uniti richiediamo alle Istituzioni nazionali e internazionali direttamente coinvolte e a quelle di cui orgogliosamente facciamo parte (le nostre Università), di:

Dichiariamo il nostro impegno:

Il nostro ruolo nel panorama presente e in quello a venire interpella anche noi di CPAR, SIAARTI e iWIN come membri del mondo clinico-scientifico, il nostro Paese, l’Italia, e il nostro continente, l’Europa. Al tradimento e all’abbandono che gli Afghani avvertono comprensibilmente si può rispondere solo restando al loro fianco.

Questo per CPAR, SIAARTI e iWIN si traduce in molti modi: nel sostegno a chi deciderà di non lasciare il proprio Paese, nell’accoglienza a chi non ha altra possibilità che emigrare, e nella raccolta fondi per il sostegno delle famiglie dei profughi. Perché ci sentiamo società civile di questa Europa, che è patria dei diritti umani, e che deve riconoscere di fronte agli stessi un privilegio e un dovere in più: difenderli e non tradirli.

 

 

 CPAR

CPAR Secretariat – email – elenagiovanna.bignami@unipr.it

 SIAARTI

Ufficio Stampa – Walter Gatti –  email – waltergatti59@gmail.com

 IWIN

Press Officer – Sofia Guidetti  – email – sofiaguidetti@yahoo.it

 

 

 

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