Iran: settimo giorno di rivolta a Dezful, Shadegan, Ramshir, Sheyban Ahvaz, Mahshahr Khowr-E Musa, Masjed Soleyman
Proteste a Yazdanshahr (Isfahan) e Karaj in solidarietà con il Khuzestan
La rivolta in Khuzestan è continuata per il settimo giorno, nonostante la massiccia mobilitazione delle forze repressive e l’invio di rinforzi da diverse città per reprimerla.
A Izeh, dove la rivolta di due notti fa ha terrorizzato i leader del regime clericale, le schermaglie sono continuate anche ieri sera, con le unità speciali che hanno sparato sulla popolazione. Alcuni giovani ribelli della città sono stati uccisi o feriti. Nello stesso tempo, a Susangerd e a Ramshir, la gente ha continuato a protestare nonostante la brutale repressione dei giorni scorsi.
A Shadegan si è svolta una grande manifestazione nella settima notte di proteste. Anche a Masjed Soleyman la gente ha manifestato e ha respinto l’assalto delle Forze di Sicurezza dello Stato (FSS). I manifestanti gridavano: “I Bakhtiari sono uniti agli arabi”.
Anche i giovani di Sheyban nella provincia di Ahvaz si sono uniti alle proteste contro la mancanza d’acqua e hanno chiuso la via principale della città. Nel distretto Zargan di Ahvaz, giovani ribelli hanno manifestato di nuovo. A Khowr-e Musa molti si sono uniti alle proteste in tutta la provincia contro la carenza d’acqua. A Malashie, giovani e altre persone dell’Ahvaz orientale sono scesi in piazza a causa della mancanza di acqua e in sostegno di altre città del Khuzestan. Anche i residenti del villaggio di Salhavieh nel distretto di Darkhovin hanno manifestato dopo le preghiere di Eid al-Adha.
I giovani ribelli hanno chiuso la strada principale da Shiraz ad Ahvaz. A Behbahan, i manifestanti si sono radunati a sostegno della rivolta del Khuzestan e hanno chiuso l’autostrada. Anche il ponte Zeydun a Behbahan è stato bloccato, con pneumatici in fiamme. I giovani del villaggio Olya di Islamabad hanno bloccato l’autostrada Behbahan-Gachsaran. Giovani ribelli hanno anche chiuso la strada dalla cittadina di Aluni a Lordegan.
A Dezful, i giovani ribelli hanno protestato nelle prime ore di mercoledì mattina, chiudendo la strada e accendendo fuochi. Hanno anche bloccato la strada nel distretto di Moddares e un’altra strada nella regione di Alef. L’FSS ha cercato di arrestarli sparando proiettili a pallini e inseguendo i manifestanti, ma i giovani ribelli li hanno sfidati e hanno preso una motocicletta dell’FSS. Scontri e sparatorie da parte dell’FSS sono proseguiti fino alle 4 del mattino.
Giovani e altre persone di Yazdanshahr (Isfahan) si sono radunati nel quartiere di Eidivandi a sostegno della popolazione del Khuzestan e si sono scontrati con l’FSS, che ha cercato di disperderli. Hanno cantato “Armi, carri armati, Khamenei deve essere ucciso”, “Ucciderò chiunque abbia ucciso mio fratello” e “Vergognatevi, vergognatevi”. Anche i giovani ribelli di Mahdasht, Karaj, hanno manifestato a sostegno del popolo del Khuzestan. Dai tetti di case a Karaj molti hanno anche gridato che il Khuzestan non era solo.
La dittatura religiosa al potere in Iran ha interrotto Internet nel Khuzestan per impedire la diffusione delle proteste e la rilevazione delle notizie.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI)