La deputata regionale di Attiva Sicilia Angela Foti ha partecipato al convegno “Merdione 5.Φ” organizzato da Upi, Unione delle partite Iva e che si è svolto a Salerno. Un confronto volto a definire una proposta programmatica a sostegno di imprese e famiglie. Numerosi i temi trattati, dalla biodiversità al turismo, dai beni culturali all’ambiente fino alla digitalizzazione per costruire un nuovo sistema di sviluppo socio economico del meridione. Tra gli intervenuti l’ex ministro Adriana Poli Bortone, il direttore di Quotidiano del Sud, Roberto Napoletano, il presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra, la parlamentare europea Sabrina Pignedoli.
Nel corso del convegno, Angela Foti, vicepresidente dell’Ars, ha evidenziato l’importanza della presenza delle istituzioni in questo periodo di grande crisi per imprese e famiglie, molte delle quali in situazione di sovraindebitamento. Proprio su questo fronte Foti ha recentemente depositato un disegno di legge regionale che prevede l’istituzione di due tipologie di fondi per sostenere le spese di imprese, professionisti e famiglie che intendono avvalersi della legge “salva-suicidi” rivolta proprio a soggetti sovraindebitati. “La pandemia – afferma Foti – ha aggravato situazioni di crisi e adesso in molti sono tentati a gettare la spugna perché impossibilitati a coprire i debiti e certamente agli stessi è preclusa la possibilità di reinserirsi utilmente nel tessuto produttivo. La legge statale per aiutarli esiste ma non prevede il patrocinio gratuito ed è facile immaginare non dispongano di quelle piccole risorse per avviare le procedure di accesso. Serve quindi un sostegno anche nella primissima fase e proprio in questa direzione va il ddl”.
Sempre Foti ha introdotto il tema della “Moneta sociale ed economia post pandemia, un circuito di compensazione che si affianchi all’euro. Un progetto per rilanciare l’economia regionale, creare sinergie fra le aziende, favorire reti di imprese, sostenere la nascita di nuove realtà e ancorare la ricchezza al territorio, favorendo le produzioni locali. Tarì, è un sistema di scambio di debiti e crediti interno a un circuito di enti locali, aziende e associazioni del terzo settore, fondato sul principio che se qualcuno produce beni o servizi, con un potenziale mercato nel circuito, già di per sé ha un valore e quando un soggetto partecipante cede beni o servizi riceverà crediti che può spendere presso gli altri soggetti partecipanti al circuito”.