Codice civile
della Repubblica
Popolare Cinese
traduzione di
Meiling Huang
a cura di
Oliviero Diliberto,
Domenico Dursi,
Antonio Masi
• 344 pagine • 24 €
Approvato dall’Assemblea del Popolo il 28 Maggio del 2020, il Codice civile cinese è entrato in vigore il 1 Gennaio 2021: questa è, in assoluto, la prima traduzione del Codice civile realizzata fuori dalla Cina.
La storia della sua codificazione è lunga e complessa. L’attuale codificazione rappresenta, dunque, la conclusione di una gestazione iniziata con l’approvazione della Legge sui principi generali del diritto civile (1986) e proseguita con la promulgazione di leggi speciali sui diversi aspetti del diritto privato.
Nel Codice civile la tradizione civilistica europea a base romanistica e la millenaria cultura cinese hanno trovato una sintesi di grande fascino giuridico e culturale. Il Codice, infatti, è stato elaborato dalle commissioni preparatorie cinesi fruendo della grande tradizione del diritto romano che, dopo aver costituito la base per tutte le codificazioni occidentali (dal Codice Napoleone del 1804 ad oggi), giunge così, dopo “una lunga marcia”, anche a influenzare la codificazione civilistica in Cina.
Si tratta dell’ultimo frutto della collaborazione tra Sapienza Università di Roma e ZUEL, iniziata il 13 Gennaio 2017 con la fondazione del Centro Studi Giuridici Italo-Cinese, proprio alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Ne hanno parlato
Leggi l’intervista di «Letture.org» al curatore Oliviero Diliberto.
«Huffingtonpost.it»: Diliberto ha portato Giustiniano in Cina: “Ora hanno un codice civile”;
comunicato sul sito della Sapienza – Università di Roma;
«Faro di Roma – Quotidiano d’informazione»;
«Agenpress»;
«in20righe – News di Politica, Economia, Cronaca, Esteri e Cultura»;
«Ansa.it»;
«xinhuanet.com»;
«gap.gmdaily.cn»;
«m.cnhubei.com»;
«People.cn»;
«Legalweekly.cn».