BOLOGNA 26 GIUGNO MANIFESTAZIONE NAZIONALE PIAZZA RE ENZO
Bologna 22 giugno 2021. Non si può e non si deve dimenticare la spaventosa strage di anziani e non autosufficienti che c’è stata durante la pandemia non solo nelle RSA e in strutture similari, ma anche nelle proprie case per mancanza di assistenza e di cure sanitarie: per questo il “Coordinamento per il diritto alla salute per le persone anziane malate e non autosufficienti” ha organizzato una manifestazione nazionale per sabato 26 giugno a Bologna, in Piazza Re Enzo, dalle ore 10 alle 13.
Sono una trentina le organizzazioni sparse in tutt’Italia che hanno aderito e che hanno organizzato delegazioni da decine di città e da diverse regioni: al centro della mobilitazione la forte denuncia che gli anziani malati e ricoverati non sono cittadini di serie b, da tenere segregati, ma persone con gli stessi diritti di tutti i cittadini, non solo per l’assistenza e per le cure sanitarie, ma per la qualità della vita, fra cui il diritto basilare a uscire e frequentare parenti e amici. E’ assurdo che da 16 mesi i familiari non possano entrare nelle RSA, nonostante i vaccini e le misure adottate!
Il Coordinamento, inoltre rigetta l’ipotesi di una legge che discrimina gli anziani malati cronici non autosufficienti, considerandoli solo dal punto di vista dell’assistenza e “scaricandoli” fuori dal comparto servizio sanitario.
“Per non dimenticare!” E’ un grido di dolore quello che si leva e che in un appello al presidente del Consiglio Mario Draghi, chiede interventi urgenti da garantire con le risorse del Recovery Plan, sintetizzati in 4 punti e nello specifico: 1) Potenziare i servizi sanitari territoriali: ospedalizzazione a domicilio, medicina del territorio, ADI (Assistenza domiciliare integrata; 2) garantire il diritto a un contributo economico (assegno di cura) della sanità ai malati cronici non autosufficienti, perché possano assicurarsi le prestazioni di cui necessitano 24 ore su 24 e per 365 giorni all’anno; 3) riorganizzare le cure sanitarie nelle RSA (e sostituire le altre strutture Rp, Cra,) che devono rientrare nella filiera del Servizio sanitario; abbattere le rette di ricovero; assicurare le convenzioni senza lista di attesa e la partecipazione dei familiari e dei comitati di cittadini; applicare il contratto della Sanità pubblica a tutti gli operatori sanitari e socio-sanitari; 4)garantire la presa in carico dell’ASL dopo un ricovero in ospedale o in altra struttura sanitaria: basta con le dimissioni selvagge! Come pure si chiede la piena attuazione della legge 833/1978 per tutti i malati cronici non autosufficienti, compresi gli anziani e i malati di Alzheimer.
Per info.
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Comitato Anchise, Roma – Presidente: Antonio Burattini – cnf.rsarsdsanita@gmail.com; www.facebook.com/Anchise.RSA.RSD.Sanita
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