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Elezioni in Iran – MEK: meno del 10% degli aventi diritto ha votato nelle elezioni farsa del regime clericale

Elezioni in Iran – MEK: meno del 10% degli aventi diritto ha votato nelle elezioni farsa del regime clericale

L’annuncio sulla base delle relazioni di 1.200 cronisti della TV Simay-e-Azadi da 400 città

Alla fine della mascherata elettorale del regime clericale, il movimento Mojahedin del Popolo Iraniano (MEK/OMPI) ha annunciato che meno del 10% degli aventi diritto ha espresso il proprio voto nelle elezioni presidenziali farsa. La valutazione si è basata sui rapporti di oltre 1.200 giornalisti e osservatori della TV Simay-e-Azadi TV (canale televisivo satellitare della resistenza iraniana, nota anche come Iran NTV) da 400 città in Iran e su più di 3.500 video-clip da seggi elettorali deserti.

Usando le stesse palesi menzogne di quando annuncia le cifre del bilancio delle vittime del Coronavirus e dei martiri della rivolta del novembre 2019, il regime clericale sta falsificando il conteggio dei voti, in questo caso moltiplicandone il numero per cinque nel futile tentativo di dare legittimità a un assassino di massa come il presidente del regime. Impegnarsi nella fabbricazione astronomica del conteggio nella cosiddetta “Otaghe Tajmi’e Ara” (“sala di voto”: dove i voti verranno aggregati) è stata una routine nelle elezioni del regime in passato, specialmente nel 2009.

La signora Maryam Rajavi, presidente-eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI), ha descritto il boicottaggio nazionale delle elezioni farsa del regime clericale come il più grande colpo politico e sociale al leader supremo dei mullah Ali Khamenei e alla teocrazia al potere, un colpo che fa meritare una storica congratulazione al popolo iraniano. Ha aggiunto che il boicottaggio ha provato e mostrato al mondo che l’unico voto del popolo iraniano è quello di rovesciare questo regime medievale. La dittatura religiosa è in una spirale discendente e deve essere spazzata via – ha detto.

La signora Rajavi ha affermato che la dittatura religiosa emergerà da queste elezioni farsa più disonorata, vulnerabile e fragile, e che la rivolta del popolo iraniano e l’Esercito della Libertà la rovesceranno certamente. Libertà e repubblica democratica sono i diritti inalienabili del popolo iraniano.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran 

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