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I premi 2020 e 2021 dell’Accademia Italiana della Cucina saranno consegnati il 17 giugno in una cerimonia speciale in Prefettura

Ben nove premi saranno conferiti dall’Accademia Italiana della Cucina ad aziende agroalimentare e imprese della ristorazione che operano nella provincia di Cheti. A conferire i premi saranno il Delegato di Chieti Nicola D’Auria, di recente nominato Coordinatore Territoriale dell’Abruzzo e il Vice Presidente Nazionale Mimmo D’Alessio.

 

Sono ben nove i premi e i riconoscimenti che la delegazione di Chieti dell’Accademia Italiana della Cucina assegnerà giovedì prossimo, 17 giugno, alle ore 16.30 presso il salone d’onore del Palazzo del Governo del capoluogo teatino, alla presenza del Prefetto della provincia di Chieti, il dott. Armando Forgione, che ha già ospitato nei mesi scorsi alcune iniziative culturali del sodalizio che è riconosciuto come “Istituzione Culturale della Repubblica”: in realtà si tratterà di una doppia premiazione, con la quale verranno insigniti prodotti, aziende e ristoranti vincitori negli anni 2020 e 2021, ma a causa dell’emergenza sanitaria non è stato possibile consegnare ufficialmente.

Il “Premio Dino Villani”, intitolato alla memoria di uno dei fondatori dell’Accademia, che è riservato ai titolari delle aziende artigianali o piccolo-industriali che si distinguono da tempo nella valorizzazione dei prodotti alimentari italiani con alti livelli di qualità sarà conferito al formaggio di capra stagionato due anni in grotta dell’azienda “Fattoria del Nonno” di Fara Filiorum Petri, rappresentato da Giampiero De Vitis e al pasticcio di Rapino della pasticceria “Pensiero” della località pedemontana, la cui titolare è Maria Cristina Pensiero.

Il “Premio Massimo Alberini”, intitolato al grande giornalista e storico della gastronomia, collega di Orio Vergani, presente alla fondazione dell’Accademia di cui è stato Vice Presidente onorario, che è assegnato a quegli esercizi commerciali che da lungo tempo, con qualità costante, offrono al pubblico alimenti di produzione propria, lavorati artigianalmente con ingredienti di qualità eccellente e tecniche rispettose della tradizione del territorio sarà conferito allo storico Panificio Susi di Lanciano, rappresentato da Roberto Susi, e alla società ADI Distribuzione srl di Tornareccio, il cui titolare è Dario Iacovanelli.

Il “Premio Giovanni Nuvoletti”, intitolato allo scrittore e gastronomo, gìà presidente dell’Accademia Italiana della Cucina, che è riservato alla persona, ristoratore, organizzazione, estranei all’Accademia, che abbiano contribuito in modo significativo alla conoscenza e valorizzazione della buona tavola tradizionale regionale, è stato conferito all’Associazione Tutela del Peperone Dolce di Altino – Oasi di Serranella, rappresentata da Mariella Di Lallo, e all’Associazione Cuochi Valle del Sangro, presieduta da Pino Finamore.

Infine saranno concessi due “Diplomi di Buona cucina”, riservato ai ristoranti e alle trattorie di cucina italiana, che operano nel rispetto della tradizione e della qualità, al Ristorante Brancaleone di Roccamontepiano e al Ristorante Da Stefano di Francavilla al Mare; il “Diploma di Cucina Eccellente”, riservato ai ristoranti che praticano in Italia un altissimo livello gastronomico, al Ristorante Villa Majella di Guardiagrele.

La premiazione sarà presieduta dal delegato di Chieti dell’Accademia Italiana della Cucina, Nicola D’Auria, che da qualche giorno è stato anche nominato Coordinatore Territoriale per l’Abruzzo, insieme al  Vicepresidente Vicario dell’intera accademia, Mimmo D’Alessio.

«I premi accademici – ha commentato Nicola D’Auria – costituiscono la testimonianza concreta dell’impegno della nostra istituzione nel valorizzare quelle realtà che sul territorio rappresentano la più schietta interpretazione del genio locale e della capacità di essere emblema di una tradizione che si tramanda di generazione in generazione e che è l’espressione più genuina dell’Abruzzo a tavola. Avere l’onore di poter conferire ben nove premi significa certificare la crescita qualitativa della ristorazione abruzzese, e in particolare quella del territorio teatino, e dei produttori locali, che non si sono fatti tentare dalla facilità della quantità per puntare tutto sulla qualità dei prodotti e delle produzioni».

 

Chieti, 15 giugno 2021

 

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