GLOBAL WELLNESS DAY, FOCUS SUL CALO DEL BENESSERE PSICOFISICO DEI DIPENDENTI ITALIANI:
DALL’ANALISI DELLE 10 MAGGIORI PROBLEMATICHE AGLI STRUMENTI DI WELFARE PER LA RIPARTENZA
Ansia (+86%), stress post-traumatico (+51%), aumento di peso (+20 kg per il 10% degli adulti) e burnout (+44%). Ecco le problematiche che stanno colpendo i dipendenti nel mondo in questa fase di ripartenza: tra i più colpiti Gen Z (46%) e Gen X (33%). Scenario negativo anche in Italia: da una ricerca Sodexo sono emerse diminuzione dell’attività fisica (76%), incertezza verso il futuro (71%) e ansia per la salute (49%). Il welfare aziendale, dicono gli esperti, va ripensato ancor più a supporto del benessere dei lavoratori.
La graduale ripartenza, grazie alla campagna vaccinale e complice l’arrivo della bella stagione, porterà sempre più dipendenti a tornare in ufficio, ritrovando grazie alle riaperture la tanto agognata socialità con i propri colleghi, ma anche con amici e famigliari. Gli effetti della pandemia, però, continuano a essere ancora ingenti dal punto di vista psicofisico per i lavoratori: da una recente ricerca di Mental Health Index è infatti emerso come i dipendenti di età compresa tra i 40 e i 59 anni abbiano sofferto di un declino cognitivo negli ultimi mesi con un aumento di casi di stress post-traumatico del 51% rispetto a gennaio. E ancora, l’ansia generale è diventata dell’86% più alta rispetto al pre-pandemia mescolando sensazioni di paura (12%) e panico (9%). Una nitida fotografia delle tematiche legate alla fase della ripartenza arriva da una ricerca condotta da Sodexo in partnership con Harris Interactive su quasi 5mila dipendenti in 8 nazioni, tra cui l’Italia: basti pensare che il 37% dei dipendenti non ha fatto nulla per migliorare la propria salute mentale e il 75% ha ammesso che questi problemi hanno influenzato negativamente la produttività. E ancora, l’81% ha dichiarato che dovrebbe essere responsabilità dell’azienda farsi carico di soluzioni per migliorare il benessere psicofisico. Per Sodexo Benefits & Rewards Italia questi dati sono un utile spunto di riflessione per studiare e promuovere sempre più strumenti integrabili in ambito welfare, ideali per migliorare la salute psicofisica e la produttività: i più desiderati dai dipendenti sono la possibilità di pranzare coi colleghi (59%), i programmi di benessere (59%), i welfare benefit (57%), i progetti di supporto mentale (55%) e lo smart working (55%).
Ma quali sono i consigli per supportare dipendenti e familiari in questa situazione di ripartenza, in occasione del Global Wellness Day? Secondo gli esperti di Sodexo un utile supporto per le aziende che desiderino intervenire a sostegno dei propri lavoratori può arrivare dagli investimenti nel campo del welfare aziendale. Non è infatti necessario organizzare complessi progetti: semplici ed efficaci benefit, immediatamente disponibili per aziende di ogni dimensione e per le singole P. IVA, possono contribuire a questo scopo. Ad esempio con il buono pasto, utile per far riscoprire il piacere della socialità e del pranzo con i colleghi, e il buono acquisto, ancor più conveniente grazie alla conferma anche per il 2021 del raddoppio del tetto di esenzione fiscale a oltre 516€ per dipendente. “Preservare la salute fisica e mentale di dipendenti e famiglie deve essere un focus principale delle aziende in questa fase di ripartenza effettiva. Mai come adesso, infatti, è importante sostenere il loro benessere – ha spiegato il team di esperti Sodexo – Per accompagnarli in questo graduale percorso alla normalità un valido aiuto può arrivare da strumenti welfare ad hoc come ad esempio il buono shopping di Sodexo, il buono acquisto multicanale che consente di decidere in piena libertà dove effettuare i propri acquisti scegliendo tra una ricca rete di partner, appartenenti a diverse categorie merceologiche, presso punti vendita e shop online convenzionati in tutta Italia, o il buono pasto ideale per uscire a pranzo coi colleghi e tornare alla vita sociale”.
Ma qual è la situazione per i lavoratori nel Bel Paese? Lo scenario negativo purtroppo ha riguardato in prima persona anche numerosi dipendenti italiani. Dall’indagine condotta da Sodexo in partnership con Harris Interactive su un campione nazionale di oltre 600 dipendenti italiani, è infatti emerso come il 71% abbia ammesso di aver provato un senso di incertezza generale verso il futuro e addirittura il 76% di aver trascurato la propria salute fisica, compiendo meno esercizi rispetto all’inizio della pandemia. Ma non è tutto, perché l’85% ha dichiarato che la propria condizione di stress psico-fisico abbia avuto un concreto impatto sulla produttività lavorativa e il 79% ritiene che sia responsabilità dell’azienda provvedere alla salute mentale dei dipendenti.
Ecco, infine, le 10 cause di malessere psicofisico riscontrate dai dipendenti italiani emerse da un’indagine condotta da Sodexo con Harris Interactive su un campione di oltre 600 lavoratori italiani:
- Il 76% ha ammesso di compiere meno esercizi per migliorare la propria forma fisica
- Il 71% ha provato un senso di incertezza generale verso il futuro
- Il 49% è stato ansioso nei confronti della propria salute e di quella dei familiari
- Il 46% è ansioso nei confronti della pandemia in generale
- Il 46% ha provato ansia per la sicurezza personale sul posto di lavoro
- Il 40% ha ammesso di aver mangiato in maniera poco salutare
- Il 37% è stato ansioso del proprio lavoro quotidiano
- Il 25% ha fumato più sigarette del normale
- Il 12% ha consumato più alcool rispetto all’inizio della pandemia
- L’8% ha utilizzato più prescrizioni mediche del dovuto
Matteo Gavioli