Nel Mar Cantabrico che bagna le coste della regione delle Asturie, nel nord-ovest della Spagna, la pesca del polpo è una tradizione secolare che fornisce reddito e sostentamento ai pescatori e alle loro famiglie.
Quella di Félix López Rua è una delle famiglie, circa 12, che pescano polpo attraverso nasse fin dal XIX secolo. Le trappole usate non lasciavano quasi nessuna traccia sul fondale marino e mantenevano al minimo gli scarti e le catture accessorie; inoltre, in collaborazione con il governo regionale, i pescatori avevano messo in atto un piano di gestione che prevedeva una chiusura della pesca da dicembre a luglio, un peso minimo di cattura di 1 kg, e un limite di 350 nasse per barca, con una quota complessiva di 10 tonnellate per imbarcazione per anno o per stagione. “Guadagniamo di più pescando meno” spiega Felix. “È più sostenibile per noi e per il polpo”.
I pescatori erano convinti di partire da una buona base in termini di sostenibilità del proprio operato, ma erano alla ricerca di un metodo per svilupparlo e valorizzarlo appieno dal punto di vista economico, stabilizzando i prezzi e le catture. Essi avrebbero voluto un maggiore coinvolgimento nel processo decisionale e nella governance e soprattutto un modo per distinguere gli esemplari da loro pescati in modo sostenibile da quelli che non lo erano.
La soluzione a questi problemi è stata individuata nella certificazione MSC. Per ottenerla, nel 2014 quattro delle otto associazioni di pesca artigianale delle Asturie occidentali (note come “cofradías“) si sono sottoposte a un’impegnativa pre-valutazione sulla base dello Standard MSC che ha messo in luce la salute della popolazione di polpo e il basso impatto della pesca sull’ecosistema, ma allo stesso tempo li ha indirizzari verso l’implementazione di regole di controllo delle catture (Harvest Control Rules in inglese) più stringenti e nella necessità di favorire conoscenze scientifiche più approfondite a livello di governo regionale.
Realizzati questi fondamentali miglioramenti, e a conclusione di un processo di valutazione della conformità allo Standard MSC condotto da un ente certificatore indipendente, quella delle Asturie Occidentali è diventata la prima pesca al polpo al mondo a essere certificata secondo lo Standard MSC. Il processo di certificazione ha portato a numerosi cambiamenti positivi nella pesca. Gli scienziati e i pescatori hanno lavorato insieme per scoprire le debolezze nell’applicazione delle norme, e anche il governo regionale ha migliorato i suoi strumenti e la sua capacità amministrativa. Le quattro cofradías hanno mantenuto le loro identità distinte pur collaborando strettamente tra esse e con tutte le organizzazioni e le autorità coinvolte.
Da quando ha ottenuto la certificazione, la pesca ha ottenuto una serie di benefici economici, sociali e ambientali, tra cui prezzi più vantaggiosi, nuovi mercati, una migliore governance e una migliore salute degli stock. Il polpo pescato certificato MSC viene venduto a un prezzo più alto del 15,2 – 24,6% rispetto al polpo non certificato e anche se le cofradías si assicurano che una percentuale del loro pescato venga venduto a livello locale, la certificazione ha anche permesso ai pescatori di accedere a nuovi mercati negli Stati Uniti, in Svizzera, Danimarca e Spagna. |