Ieri, proprio su “Politicamentecorretto”, con copia per conoscenza al Gazzettino di Venezia, stante il fatto che mi ero espresso sul primo cittadino della “Serenissima”, Luigi Brugnaro, sono stato colto dal timore di essere stato spinto da troppa enfasi scrivendo che il Sindaco di Venezia sembra rispolverare una sorta di strategia berlusconiana attraverso lo strumento dell’immagine che, in questo momento, potrebbe essere rappresentata dall’acquisto di un lussuoso Yacht, insieme con altre strategie con l’approdo delle navi da crociera su Porto intermodale di Marghera, ove, se non vado errato, Brugnaro ha qualche personale interesse… (conflitto di interessi in area dei Pili ?)
Non nascondevo e non nascondo una certa simpatia per Luigi Brugnaro in quanto uomo alla mano, schietto, parla come mangia – si direbbe a Venezia – anche se sono completamente all’opposto rispetto alla sua politica di destra che, non sempre capisco, anche se spesso condivido da ex veneziano “espatriato” nel bellunese.
Detto questo, dopo aver letto il Gazzettino di Venezia di oggi, domenica 30 maggio 2021, devo dire che ieri non mi sono lasciato trasportare da enfasi, anzi avrei peccato di carenza di enfasi a questo riguardo, in quanto oggi Brugnaro dice : “Ho fregato i partiti. “Coraggio Italia” cambia tutto il Paese dal basso”. E mi spiego meglio, ricordando che anche Berlusconi, quando scese in campo nel 93-94, disse (sue testuali parole) che avrebbe rivoltato l’Italia come un calzino, ottenendo effetti diametralmente opposti, ma dando molto lavoro alla Magistratura grazie a personaggi con sentenze passate in giudicato ed anche incarcerati, subendo pure lui qualche condanna di cui è superfluo parlare, ed ora solo il sentirlo dire da Brugnaro, indubbiamente persona onesta e corretta, mi provoca un certo prurito da…accostamento progettuale.
Infatti, sentendo dire che egli ha incontrato Matteo Renzi che lo appoggerà per il nuovo partito, quindi Simone Furlan, berlusconiano dell’Esercito di Silvio che farebbe altrettanto alla faccia di Berlusconi, in aggiunta a tanti altri parlamentari che già seduti sui loro pregiati scranni per far sì che Venezia diventi il primo laboratorio politico italiano, allora mi viene il dubbio che sia Brugnaro ad usare troppa enfasi rispetto allo scrivente, il quale, dopo aver sentito dire anche da un grande esponente della controparte di Brugnaro, Enrico Letta, secondo il quale Matteo Salvini è un uomo vero dopo averlo bersagliato sino a ieri, allora si giustifica anche una mia certa diffidenza verso tutta la classe politica italiana, ad eccezione di qualcuno che pure c’è. Ed in questo qualcuno, anche se sono contrario alla sua politica, ci metterei dentro anche Luigi Brugnaro, il quale, se davvero vuol esercitare un onesto pragmatismo avulso dalla politica rispettando le intuizioni anche del Movimento Cinque Stelle (Gazz. Pag. 6 dd.30/5), allora mi sorge qualche dubbio misto ad una certa condizione dei suoi propositi.
Il primo. Come fa Brugnaro a cambiare il Partito a spese di Forza Italia lasciando dentro chi ha lasciato l’Italia in queste condizioni: sarebbe come cambiare il nome dell’orchestra lasciando dentro gli stessi suonatori, anche quelli che ci sono all’interno del suo stesso Comune. Qui ci sta tutto e per intero il verbo “fregare ” usato da Brugnaro !
Secondo. Niente da dire sul pragmatismo, salvo ipotizzare una trasversalità politica fatta di persone serie, oneste, capaci ed affidabili, realtà di cui, in seno a tutti i partiti non sembra esserci al 100%, atteso che, a qualche mese dalle politiche, non sanno ancora chi candidare. A meno che Brugnaro non voglia fare tutto da solo, ma allora saremmo su altro… pianeta politico.
Arnaldo De Porti
Belluno Feltre