Informazioni del Dipartimento di Servizio Stampa del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica dell’Azerbaigian sull’ultima provocazione delle forze armate dell’Armenia lungo il confine in direzione del distretto di Kalbajar
Secondo le informazioni del Ministero della Difesa della Repubblica dell’Azerbaigian, il 27 maggio 2021, un distaccamento di ricognizione e sabotaggio delle forze armate dell’Armenia, composto da due gruppi, si è infiltrato nel territorio dell’Azerbaigian in direzione del villaggio di Yuxarı Ayrım (Yukhary Ayrym) del distretto di Kalbajar, del confine di stato Armenia-Azerbaigian, e ha tentato di effettuare un’operazione di sabotaggio e ricognizione e attività terroristiche di sabotaggio in questo territorio, volte a piantare mine nelle strade.
Questi gruppi sono stati trovati, alcuni di loro sono fuggiti e 6 persone (2 persone di un gruppo e 4 di un altro) sono state detenute e disarmate dall’esercito azerbaigiano.
L’Armenia persegue da tempo una politica di aumento deliberato delle tensioni nelle zone di confine dei due Paesi. L’infiltrazione del gruppo di ricognizione delle forze armate dell’Armenia nel territorio dell’Azerbaigian e i tentativi di piantare mine nel territorio e altri tentativi di sabotaggio sono considerati atti di terrorismo e sabotaggio.
Mentre l’Azerbaigian ha sofferto per molti anni a causa delle mine terrestri piantate dall’Armenia, il sabotaggio e ulteriori tentativi di minare i passaggi effettuati dal gruppo di sabotatori dell’Armenia sul territorio dell’Azerbaigian potrebbero rappresentare una seria minaccia per le vite dei militari e dei civili azerbaigiani in futuro.
L’Azerbaigian sostiene l’attenuazione della tensione sul confine di stato Armenia-Azerbaigian attraverso negoziati e sostiene gli appelli della comunità internazionale in merito alla delimitazione e demarcazione dei confini tra due paesi.
I tentativi di violare i confini dell’Azerbaigian sono inaccettabili. L’Armenia deve astenersi da azioni volte ad aumentare le tensioni al confine tra due Paesi e rispettare i confini dello Stato confinante.
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Barbara Cassani