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IL 1° MAGGIO LE FORZE DEL PROGRESSO BATTANO UN COLPO PER RIVOLUZIONARE IL FUTURO!

Special agent speaks on field telephone set USSR. Officer wiretapping on the reel tape recorder. KGB spying conversations.

Vorranno le forze vive del Paese, sindacali e politiche, cogliere l’occasione del 1° maggio non solo per celebrare le glorie passate, ma per segnare e rivoluzionare il futuro?

La ricerca e le lotte per il miglioramento generalizzato delle condizioni di vita degli uomini, anima di quelle forze che vengono identificate come progressiste, è segno di speranza e l’energia per inseguire e costruire un mondo migliore. Al contrario, la pura celebrazione delle glorie passate è sintomo di rassegnazione e dell’incapacità di immaginare e perseguire un futuro che possa essere ancora più prospero.

La pandemia che ha afflitto il mondo ha segnato profondamente la nostra società, ricordandoci quanto gli uomini siano un unico popolo e quanto sia necessario essere uniti a prescindere dalle differenze religiose, culturali e dai confini geografici. Visto da questa prospettiva globale, il mondo del lavoro appare arcaico e disarticolato, con mille singole sfaccettature. Chi ha il dono di saper “guardare” il futuro sa che regole, doveri e diritti sempre più globali saranno la scommessa e la normalità di domani. Oggi è tempo di cogliere gli aspetti positivi di questa immensa tragedia per rivoluzionare il mondo del lavoro, affinchè possa divenire realmente il mezzo per consentire agli uomini di emanciparsi e di poter godere appieno dei piaceri e della “bellezza” della vita. Guardare lontano significa iniziare a costruire una strada senza perdere di vista la meta.

La scommessa nell’immediato è saper coniugare tre esigenze:

Le soluzioni vanno ricercate in:

 

Daniele Delbene

*già Presidente della Costituente Nazionale PSE e autore del libro “Siamo esseri umani non schiavi: c’è bisogno di un nuovo umanesimo socialista”.

 

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