Ho scherzato con un’amica molto religiosa: “E tu non fare come la Madonna. Se i tuoi figli hanno bisogno di te aiutali subito, senza aspettare valanghe di preghiere, e suppliche e rosari, e morti e sofferenza”. E lei mi ha risposto: “Certamente, all’istante, come ho sempre fatto”.
Le ho spiegato che mi riferivo all’ingenuità di papa Francesco che già da un anno prega per la fine della pandemia, e poiché non sembra che la Madonna abbia esaudito la sua supplica, ha indetto una “maratona” di preghiera in tutto il mese di maggio per invocare la fine della pandemia.
Risposta della mia amica: “Lo so bene. Dio non interviene per non compromettere la nostra libertà”. Le ho spiegato che in realtà Dio non interviene neppure nei casi in cui la nostra libertà non c’entra. Ma è assurdo immaginare che Dio intervenga ora per fermare un uragano, ora per calmare un terremoto, ora per rendere innocuo un virus letale. E allora? Allora non bisogna chiedersi perché Dio non intervenga, bisogna chiedersi perché Dio abbia creato un mondo pieno di sofferenza e per gli uomini e per gli animali. Ed è la solita domanda che non ha risposta.
Renato Pierri