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AIAV a Garavaglia: supportare il rimborso anziché la proroga dei voucher

In rappresentanza di oltre 1.800 agenzie di viaggio, AIAV – Associazione Italiana Agenti di Viaggio – scrive al Ministro del Turismo Massimo Garavaglia per inoltrare due proposte volte a sostenere la ripartenza del comparto, provato da 14 mesi di profonda crisi.

La prima proposta

La prima è relativa alla scadenza dei voucher emessi dagli organizzatori di servizi e pacchetti turistici ai consumatori che non hanno potuto usufruire dei servizi prenotati a causa della pandemia. Come è noto, la durata dei voucher, oltre la quale l’organizzatore del viaggio è tenuto a rimborsare in denaro il consumatore è di 18 mesi: al momento, alcune associazioni di categoria premono affinché il periodo di validità sia prorogato.

Le parole di Fulvio Avataneo, Presidente AIAV

Secondo Fulvio Avataneo, Presidente AIAV: “Dal confronto con i Delegati Regionali di AIAV, che sono a diretto contatto con le agenzie sul territorio, emerge che la proroga del periodo di validità dei voucher potrebbe non essere la soluzione più adatta. Non siamo pregiudizialmente contro, ma è evidente che non risolve il problema, limitandosi a posticiparlo, inoltre potrebbe andare contro i principi più volte richiamati dall’Unione Europea. Pensiamo che la soluzione migliore sia aiutare e sostenere le agenzie di viaggio, gli organizzatori e gli operatori turistici a rimborsare i voucher alla scadenza attraverso strumenti adeguati. Approfittando dell’invito che ci è stato rivolto dallo stesso Ministro Garavaglia nel corso dell’ultimo incontro con AIAV, abbiamo inoltrato una proposta basata sull’utilizzo delle risorse già stanziate dal Governo al fine di garantire il rimborso dei voucher non onorati dagli organizzatori, prevedendo anche, in collaborazione con l’ABI ed i principali istituti bancari, un sistema per la facilitazione dell’accesso al credito a tasso agevolato e di media durata per le imprese in crisi di liquidità. Se l’organizzatore non ha ottenuto il rimborso dei servizi prenotati da parte dei propri fornitori (vettori, hotel, corrispondenti locali, ecc..) potrà fare ricorso al fondo nazionale di garanzia istituito al fine di rimborsare i voucher non onorati dagli organizzatori; se ha ottenuto il rimborso da parte dei propri fornitori, potrà accedere al credito con interessi favorevoli e restituzione del prestito in 5/7/10 anni. È già stato difficile far accettare ai clienti un “rimborso” tramite voucher: la proroga rischia di gettare ulteriore cattiva luce sugli operatori, a scapito delle agenzie di viaggio, che sono l’anello di congiunzione tra il mercato e la filiera del turismo organizzato”.

La seconda richiesta

La seconda proposta, già anticipata a mezzo stampa, prevede l’allargamento delle attività di spesa del “Bonus Cultura” all’acquisto di pacchetti turistici realizzati e posti in vendita dalle agenzie di viaggio per consentire ai giovani di scoprire lo straordinario patrimonio culturale italiano: “Abbiamo immaginato – prosegue Avataneo – soluzioni di 2 notti, con tariffe agevolate su trasporti e alloggi, oltre a ticket d’ingresso e visita dei siti maggiormente rappresentativi. Il tutto, laddove possibile, privilegiando il turismo di prossimità, quindi favorendo anche le microimprese del territorio. Siamo già in contatto con diversi istituti scolastici e operatori turistici e ci auguriamo che il Ministro Garavaglia possa accogliere questa proposta, contribuendo attivamente al rilancio del turismo e alla ripresa economica di migliaia di imprese che intendono proseguire il loro lavoro in Italia, preservando posti di lavoro e indotto”.

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