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Iran – Pensionati infuriati in 23 città (19 province)

“Abbiamo sentito troppe bugie, non voteremo più; Non abbiamo visto alcuna giustizia, non voteremo più; Per non avere più i piatti vuoti, dobbiamo scendere in piazza”

 

Maryam Rajavi: Le proteste di pensionati dignitosi e le loro richieste di boicottaggio delle elezioni farsa riflettono gli slogan di protesta di tutti gli iraniani per ottenere i loro diritti saccheggiati dal regime usurpatore dei mullah

 

Domenica 4 aprile, nella loro prima manifestazione a livello nazionale nel nuovo anno iraniano, pensionati infuriati hanno organizzato raduni a Teheran e in altre 22 città per protestare contro le loro terribili condizioni di vita, le basse retribuzioni e i prezzi sconvolgenti.

Hanno gridato: “Abbiamo sentito troppe bugie, non voteremo più”, “Le minacce e la repressione non sono più efficaci”, “Non abbiamo visto alcuna giustizia, non voteremo più”, “Parlamento, governo, smettetela di ingannare la gente”, “Per non avere più i piatti vuoti, dobbiamo scendere in piazza” e “Finché non avremo ottenuto i nostri diritti, saremo qui ogni giorno”.

Oltre che a Teheran, i pensionati hanno organizzato proteste a Arak, Ardabil, Isfahan, Ahvaz, Ilam, Khorramabad, Rasht, Sari, Sanandaj, Shiraz, Karaj, Kerman, Kermanshah, Gorgan, Qazvin, Mashhad, Yazd, Neyshabur, Shush, Shooshtar e Abhar, fuori degli uffici locali della previdenza sociale.

La signora Maryam Rajavi, presidente-eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI), ha dichiarato a questo proposito: Le proteste dei dignitosi pensionati che si ripetono a livello nazionale, con lo slogan di boicottare le elezioni (presidenziali) farsa, riflettono le grida di protesta di tutti gli iraniani per ottenere i loro diritti saccheggiati dal regime usurpatore e corrotto dei mullah. Questo regime ha sperperato la ricchezza nazionale e i frutti della fatica dei lavoratori con saccheggi, guerre, programmi nucleari e missilistici e repressione interna.

La signora Rajavi ha esortato tutti gli iraniani, in particolare i giovani valorosi, a mostrare solidarietà e sostenere le giuste richieste dei pensionati. Ha aggiunto che fino a quando la dittatura dei mullah non rimarrà al potere la disoccupazione, l’inflazione, la corruzione, l’ingiustizia e le differenze di classe si aggraveranno.

 

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI)

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