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Napoli: l’orologio di piazza Vanvitelli emblema del degrado del Vomero

Ha anticipato di ben tre mesi il ritorno dell’ora legale

 

         “ Stanotte, con il ritorno dell’ora legale, tutti gli orologi dovranno essere spostati un’ora avanti ad eccezione dello storico orologio posto in piazza Vanvitelli, uno dei simboli del quartiere Vomero, che  già dall’inizio del corrente anno, dunque con tre mesi d’anticipo, ha deciso di spostare le sue lancette un’ora avanti “. A richiamare ancora una volta l’attenzione sul malfunzionamento dell’emblema della più bella e antica piazza del quartiere collinare è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che, in passato, ha condotto più di una battaglia perché si provvedesse al restauro e alla manutenzione dell’orologio in questione.

 

            ” Sicché – aggiunge Capodanno – i residenti del popoloso quartiere collinare, oltre ad essere afflitti dai numerosi problemi generati dalle numerose buche e avvallamenti che continuano a manifestarsi in diverse strade del Vomero, senza che si provveda al loro ripristino, e dai cumuli di spazzatura, devono fare i conti anche con la bizzarria dell’anticipazione dell’ora legale dello storico orologio “.

 

            ” Un degrado che coinvolge anche i luoghi della cultura e di aggregazione – puntualizza Capodanno – come dimostra, da ultimo, la scomparsa dello storico cinema Arcobaleno, nato nel lontano anno 1958, nei cui locali, dopo oltre sessant’anni di vita, a breve nascerà l’ennesimo centro commerciale cinese, del quale, in verità, sulla collina partenopea, dove peraltro, in tempi recenti, sono sorti già diversi esercizi commerciali similari, non si avvertiva affatto la necessità mentre si percepisce sempre più forte la carenza di spazi destinati agli incontri e alla socializzazione in un’area, quella della municipalità collinare, dove risiedono circa 120mila napoletani “.

 

“ L’orologio di piazza Vanvitelli – ricorda con l’occasione Capodanno – fa parte degli orologi elettrici cittadini, undici in tutto, ultimi rimasti dei 40, installati oltre 80 anni fa nelle strade di Napoli. Gli altri sono ubicati in via S. Lucia, in piazzetta Augusteo, al Museo, in via del Sole, in piazza Cavour, in via Filangeri, in via Mezzocannone, a Montesanto, in via Diaz ed in via Duomo. Orologi, all’epoca, denominati: “ Impianti dall’ora unica “ per il fatto che segnavano sincronicamente la stessa ora in tutti i punti nei quali erano dislocati. Essi furono installati dall’Ente Autonomo Volturno su disegno dell’ing. Ventura e con la fusione delle colonne in ghisa eseguita dalla fonderia di Capodimonte di Enrico Treichler. Ciascuno di essi aveva una propria illuminazione particolare intorno ai quadranti, sicché era possibile leggere l’ora anche a notte inoltrata “.

 

            “   Il restauro di tali orologi – aggiunge Capodanno –  destò non poche perplessità, dal momento che furono modificate alcune caratteristiche originarie, come la numerazione che, prima dell’intervento, era riportata in numeri romani mentre attualmente è espressa con numeri arabi, modifiche che riguardano anche l’illuminazione dei quadranti e i colori utilizzati “.

 

            E’ auspicabile che l’amministrazione comunale provveda, una volta e per sempre, attraverso un’idonea e costante manutenzione a eliminare queste frequenti anomalie nel funzionamento dell’orologio di piazza Vanvitelli, al quale, dopo la scomparsa dell’altro simbolo della piazza, la palma che per quasi un secolo l’aveva adornata, uccisa anni addietro dal famigerato punteruolo rosso, i vomeresi sono affettivamente molto legati.

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