La presidente della commissione Ambiente “Possiamo crescere ancora. Il nostro sistema è in grado di affrontare i nuovi ambiziosi target europei”
Roma, 18 marzo 2021 – “La pandemia ha influenzato anche il settore della gestione dei rifiuti. Nei mesi dell’emergenza, infatti, la priorità per gli operatori della gestione del riciclo è stata quella di garantire il ritiro dei rifiuti su tutti il territorio nazionale e continuare ad avviarli al riciclo, cercando di evitare la saturazione degli impianti e la crisi del sistema generata dal calo della domanda di materiale riciclato. Purtroppo, ci sono stati rinvii e tagli degli investimenti programmati e ritardi dovuti al rallentamento della pubblica amministrazione. Oggi, è necessario riprendere il cammino per uniformarsi alle migliori pratiche e per utilizzare al meglio i materiali di recupero”.
E’ quanto dichiarato da Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente alla Camera, in occasione della Giornata mondiale del riciclo.
“Il passaggio all’economia circolare richiede – come indicato nel Rapporto “l’Italia del riciclo 2020” – alcuni passaggi decisivi: semplificazione burocratica e normativa, con un’accelerazione dei processi autorizzativi, a partire dalla procedure End of Wast; sostegno al mercato delle materie prime seconde, per esempio attraverso delle leve economiche per la realizzazione dei nuovi prodotti; promozione di nuove tecnologie per alcune tipologie di rifiuti; ampliamento dei CAM e la creazione e l’ammodernamento degli impianti. Deve essere chiaro che non ci sarà svolta green senza il passaggio verso un sistema di economia circolare sempre più virtuoso. L’Italia può crescere ancora, creando posti di lavoro sostenibili e diventando un’eccellenza mondiale a patto che il Governo aiuti il settore ad uscire dalla crisi determinata dalla pandemia, a partire da incentivi fiscali e sostenga il processo di semplificazione e ammodernamento. La gestione dei rifiuti rappresenta il livello di efficienza di un Paese e il nostro sistema del riciclo è in grado di affrontare i nuovi ambiziosi target europei: siamo il primo Paese in Europa per il riciclo di rifiuti pro-capite, poiché recuperiamo il 79% degli scarti prodotti, industriali e urbani, il doppio rispetto alla media europea (39%)”.
“Ricordo, infine, che l’indotto economico del riciclo è davvero significativo: solo nel sistema del riciclo degli imballaggi è di 592 milioni di euro, mentre il valore economico della materia recuperata è di 402 milioni. Il riciclo dei materiali è uno dei pilastri fondamentali per la realizzazione di una transizione ecologica competitiva e di sviluppo per il nostro Paese che è dotato di poche materie prime e, dunque, deve investire sul recupero dei materiali e sull’utilizzo delle materie prime seconde.” conclude Rotta.