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Covid. La Tachipirina non va presa!

 “Finalmente anche il Tribunale Amministrativo ha compreso che lasciare i pazienti senza cure precoci, a domicilio, è assolutamente inaccettabile. Ora ci attendiamo una revisione immediata delle linee guida ministeriali, tenendo conto dello schema terapeutico redatto dai nostri medici per le cure domiciliari precoci, nell’interesse di tutto il Paese”. Così ha commentato l’avvocato Erich Grimaldi, presidente del “Comitato Cura Domiciliare Covid-19”, dopo il pronunciamento del Tar del Lazio.
Questo il commento dell’avvocato Erich Grimaldi, presidente del “Comitato Cura Domiciliare Covid-19”, dopo il pronunciamento del Tar del Lazio. Niente Tachipirina, né vigile attesa per i pazienti Covid, nei primi giorni della malattia. A stabilirlo è il Tribunale Amministrativo, che ha accolto l’istanza cautelare promossa dai medici del “Comitato Cura Domiciliare Covid-19”, per opera dell’avvocato Erich Grimaldi, affiancato dalla collega Valentina Piraino, nei confronti del Ministero della Salute e di Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco).
“Le terapie precoci funzionano. Il tempismo è fondamentale. Si deve intervenire immediatamente con l’antinfiammatorio. Da evitare la tachipirina [paracetamolo] che non è un antinfiammatorio e abbassa i livelli di glutatione, fondamentali per proteggersi dal Covid…”. Questo ha dichiarato su “Affaritaliani” del 3 marzo il dottor Andrea Stramezzi, il medico che ha creato un sistema per curare i pazienti a casa prima che il Covid li costringa all’ospedalizzazione.
Ed ecco quali erano le raccomandazioni del ministero della Salute per le cure domiciliari: “L’uso di farmaci solo quando i sintomi sono fastidiosi. Ad esempio, il paracetamolo o farmaci antinfiammatori non steroidei come l’ibuprofene, possono essere usati in sicurezza quando la febbre alta impedisce il riposo o in presenza di dolori articolari o muscolari”. Complimenti!
Renato Pierri

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