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CASTELLO MANIACE – Siracusa | Alfredo Pirri PASSI | 23 marzo – 30 settembre 2021

PASSI Palazzo Altemps

Alfredo Pirri

PASSI

a cura di Helga Marsala

Una produzione ADITUS

per la Regione Siciliana con la Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Siracus. Dopo la Galleria Nazionale,Palazzo Altempse il Foro di Cesare a Roma, la Certosa di Padula a Salerno, l’ex Bunker di Tito in Bosnia, e altre prestigiose sedi in Italia e all’estero, l’installazione di Alfredo Pirri arriva per la prima volta in Sicilia

Nel federiciano Castello Maniace,a Siracusa,un gigantesco pavimentodi specchi frantumati,su cui trovano spazio antichi reperti del luogo,apre un dialogo affascinante tra passato e presenteAnteprima: 22marzo2021, ore 11Fino al30 settembre 2021Castello Maniace -SiracusaSiracusa, 2 marzo 2021.Ottocento metri quadrati ricoperti di specchicalpestabili,una nuova, temporaneapavimentazione per la Sala Ipostiladel Castello Maniace, dove simoltiplicherannole immagini delle volte a crociera, delle colonne in pietra luminosa, della sobria architettura normanna.PASSI, lacoinvolgenteinstallazione itinerante di Alfredo Pirri(Cosenza, 1957),giungeper la prima volta in Sicilia,dal 23 marzo al 30settembre 2021,operando un’affascinante trasformazione di un monumento millenario,grazie alla forza concettuale eal potere visionariodell’arte contemporanea.Si tratta della più grande edizione dell’opera realizzata fin qui in uno spazio chiuso, seconda solo a quella a cielo aperto pensata per il Foro di Cesare.Il Castello Maniace, luogo fortificato sin dai tempi degli antichiGreci, successivamente roccaforte bizantina –il nome viene dal comandante Giorgio Maniace, Principe e Vicario dell’Imperatore di Costantinopoli –fuedificato,per come lo conosciamo oggi,dall’architetto Riccardo da Lentini su ordine di FedericoII diSvevia. Era il1232 e una straordinaria testimonianza storico-artisticainiziava a prendere forma inluogo iconicodella cittàdi Siracusa. Oggi il Castello è un bene di pertinenza della Soprintendenza regionale di Siracusa.

Castello Maniace, Siracusa Il Castello Maniaceè costruito per volontà di Federico II fra il 1232 e il 1240. L’edificio, a pianta rigorosamente quadrata, è chiuso da un poderoso muro perimetrale con quattro torri cilindriche agli angoli. Il nome risale al generale bizantino Giorgio Maniace, che nel 1038 riconquista la città agli Arabi. L’ingresso è segnato da un portale marmoreo strombato a struttura ogivale. Sopra l’arco, nel 1614,viene collocato lo stemma spagnolo. Ai lati del portale, due mensole contenevano su due arieti di bronzo, di cui uno solosi è salvato ed è oggi conservato al Museo archeologico regionale “Antonino Salinas”di Palermo. Quelle che si ammirano oggi all’interno dell’antiquariumsono due copie donate dal Rotary Club di Siracusa. Della struttura originaria restano le due navate coperte da volte a crociera lungo il lato meridionale. L’ala Nord-Est invece, nella cui torre era ricavata una polveriera, nel 1704 è distrutta da un’esplosione causata da un fulmine.Il Maniace nasce non solo come elemento della difesa dell’area meridionale dell’impero di Federico II, ma anche come residenza per la corte itinerante del re e per le riunioni del Parlamento. Nei secoli successivi subirà continui rimaneggiamenti ed estensioni.Nel XV secolo diventa anche prigione. Nel XVI secolo, all’esterno del manufatto federiciano, sono impiantate le batterie di cannoni che lo collegano al sistema delle fortificazioni cittadine. Oltre il fossato sopra il quale passa un ponte, viene realizzata la porta attribuita all’architetto di Siracusa Giovanni Vermexio. Nel XVII secolo l’architetto militare fiammingo Carlos de Grunenbergh munisce il Castello di una difesa a punta di diamante e costruisce due semi-baluardi nella parte antistante l’ingresso. Infine, in età borbonica, viene costruita la casamatta, recentemente restaurata.Nel 2018, dopo un’opera di attento restauro a cura della Soprintendenza di Siracusa, il castello è stato restituito alla città, tornando ad occupare la posizione di rango che gli spetta nel patrimonio storico-culturale del territorio.

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