Comuni siciliani che si apprestano ad andare alle elezioni senza certezze su tempi e modi, assessorato che emana decreti che si smentiscono tra loro, norme elettorali approvate in Commissione ma il cui passaggio in Aula è incerto. “Occorre uno scatto in avanti, un colpo di reni per approvare regole non più rinviabili e per mettere ordine in una situazione caotica”, afferma Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e componente del gruppo di Attiva Sicilia.
“In commissione Affari istituzionali – spiega Foti – sono pronte le norme relative alla riduzione della raccolta delle firme a un terzo dell’attuale soglia, così come prevede la legge nazionale sin dallo scorso maggio, oltre al terzo mandato consecutivo per i sindaci dei comuni sotto i 3 mila abitanti. Serve uno sforzo per approvarle in Aula, non è possibile far perdurare il clima di incertezza”.
“Altro siparietto, invece, – sottolinea la vicepresidente dell’Ars – per i comuni di Vittoria e San Biagio Platani, le cui elezioni amministrative sono già state rinviate a causa dell’emergenza Covid, e Tremestieri Etneo, dove sono state rimandate due volte per Covid e una semidiscrezionalmente per presunte irregolarità nella raccolta delle firme. Come non fosse bastata la legge più ‘sartoriale’ che elettorale, a fare confusione ci si mette pure l’assessorato agli Enti locali che prima, col decreto n. 3/2021, salva le liste elettorali presentate, non rendendo necessarie una nuova raccolta firme. Poi con decreto n. 5/2021 fa retromarcia revocando quanto appena disposto: liste salve, dunque, solo a Tremestieri Etneo. Uno schiaffo alla dignità dei cittadini che vedono dilaniati i propri diritti”.
Ad aggiungere confusione anche l’incertezza sui tempi elettorali: “La Giunta regionale si attarda a spostare le elezioni a maggio, come stabilito dal decreto legge nazionale n. 2/2021, ma solo per Vittoria e San Biagio Platani mentre a Tremestieri rimane incerta la situazione – evidenzia Foti – C’è da chiedersi se persino nel contenimento della diffusione del virus ci possa essere differenza tra i cittadini Tremestieri Etneo e gli altri. Il mistero si infittisce”.
Le possibilità di togliere “le castagne dal fuoco” stanno nello spostamento delle elezioni a maggio per tutti i comuni o in una provvidenziale scure della legge regionale 34 del 2020 da parte dello Stato. Il gruppo Attiva Sicilia, a tal proposito, ha inviato una dettagliata nota in cui si segnalano le anomalie provocate da una legge frutto di un’ordinaria sequela di follie. Per questo la vicepresidente dell’Ars lancia un appello al governo regionale e all’Aula: “Bisogna decidere di decidere perché a pagare le conseguenze di queste indecisioni e incongruenze alla fine sono i cittadini”.