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Sossio Giametta, nei panni di Senecione, illustra forze e debolezze della filosofia

A Milano, un uomo anziano e colto, Senecione, sollecitato dall’amico Taliarco e dalla figlia quattordicenne di lui, Sara, riflette sulla filosofia, sulle sue forze e debolezze. Senecione, così come Giametta, ha tradotto tutte le opere di Nietzsche, e vorrebbe regalare alla ragazza, per il suo compleanno, un saggio sul filosofo tedesco. Ma farà di più: le spiegherà cos’è e a cosa serve la filosofia. Durante il loro primo incontro, in un dopocena a casa di amici, Senecione racconta come è entrato in contatto con la filosofia e come è diventato filosofo egli stesso: per lui, la filosofia è una terapia, ma anche una religione, “con i suoi misteri gaudiosi e dolorosi”. Sara ascolta con attenzione e partecipa attivamente al dialogo dal sapore platonico fra il padre e Senecione, pone domande, cerca di comprendere concetti molto difficili, non solo per la sua giovane età. La serata si conclude con l’elencazione degli aspetti positivi della filosofia e l’arrivederci a un’altra occasione per continuare la chiacchierata e discutere anche dei suoi aspetti negativi.

Nella seconda parte del libro, intitolato appunto Senecione. Forze e debolezze della filosofia, ritroviamo l’insolito terzetto darsi appuntamento in pizzeria. Durante la cena, in un locale affollato e chiassoso, tra disquisizioni su pizze e calzoni, riparte la conversazione incentrata stavolta sugli errori dei filosofi. La conclusione di Senecione è che “in nessun modo si può anche solo sperare di venire a capo dell’enigma del mondo”, ma eliminare la filosofia, ammette, “significherebbe mutilare l’umanità di una sua parte essenziale, attentare alla sua integrità sia sul piano individuale sia su quello collettivo e universale”.

Giametta, con tono leggero e allo stesso tempo rigoroso, presenta al lettore un’opera classica nell’impianto ma originale e modernissima nei contenuti: una riflessione aperta sulla storia del pensiero volta alla comprensione della vita umana e della contemporaneità.

Sossio Giametta (1929), filosofo e Privatdenker, è uno dei più autorevoli curatori e traduttori di Nietzsche e Schopenhauer. È autore di numerosi lavori, tra i più recenti ricordiamo: Grandi problemi risolti in piccoli spazi (2017); Saggio sullo Zarathustra (2020).

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