Firenze, 30 dicembre 2020 – “Sarebbe opportuno che fin da subito, così come sta già avvenendo in Germania, anche il nostro Paese si dotasse di un sistema informativo attraverso il quale riportare in maniera trasparente il numero di vaccinazioni contro il Covid somministrate quotidianamente nelle diverse Regioni. Lasciare, invece, per tutto il prossimo mese di gennaio la raccolta dati alle Regioni, e comunicare periodicamente su richiesta della Direzione Generale Prevenzione i dati aggregati di copertura vaccinale attraverso un form predisposto dalla Struttura Commissariale e Ministero Salute, è una modalità comunicativa alquanto discutibile. L’importanza di questa campagna vaccinale esige anche un rigoroso rispetto di trasparenza dei dati da parte delle Istituzioni. Non possiamo aspettare ancora lungo l’avvio della raccolta dati sulla piattaforma predisposta da Eni e Poste secondo le modalità stabilite dal piano nazionale per i vaccini contro il Covid”. Così Federico Gelli, presidente della Fondazione Italia in Salute.