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Dopo la stella “jude” dei campi di sterminio arriva la “primula fucsia” dei gazebo vaccinali.

 Simboli e disastri della “democratura sanitaria”:

Mascherine, plexiglas e banchi a rotelle potranno presto contare su un nuovo strumento simbolico di gran moda nell’epoca del Covid: la “primula fucsia” dei gazebo della campagna vaccinale contro il Covid. Un fiore che dovrebbe essere simbolo della primavera, della nuova vita dopo il Covid, della riacquistata libertà (su cui però alcuni scienziati restano scettici nonostante il vaccino).
Ma l’altro messaggio che si cela dietro il fiore che i vaccinati dovrebbero indossare sopra i loro indumenti non va sottovalutato. Non va sottovalutata la possibile intolleranza e indesiderabilità sociale che si genererebbe su chi, per sua democratica scelta, decidesse di non vaccinarsi e dunque di non apporre questo particolare simbolo sulla sua persona.

La visione contorta  per giustificare la dittatura sanitaria: 

Domanda – “Perché siamo ancora in lockdown, perché si spinge per la vaccinazione?”

Risposta di Giuseppe Conte – “In pandemia governa la Scienza, non la Politica” (sic)

Vaccinazione indotta:

Rispetto alle norme costituzionali non dovrebbe esserci obbligo di vaccino, ma  il problema è  la libertà di scelta che  sarà una finta libertà di  scelta,  con  delle condizioni. Tipo per fare questo o quello devi essere vaccinato…

Fonte:  https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2020/12/simboli-e-disastri-al-tempo-del-covid.html

Calcata. Paolo D’Arpini nella Stanzetta del Pastore

Articolo collegato: http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2020/12/per-la-befana-vaccini-freddi-con-virus.html

Paolo D'Arpini nasce a Roma il 23 giugno 1944. Nel 1970/71 fonda a Verona il Circolo culturale "Ex" e scrive il suo primo libro Ten poems and ten reflections (Rummonds Editore). Nel 1976, a Calcata, fonda Annapurna la prima azienda italiana a occuparsi di alimentazione integrale e vegetariana. Nel 1984 fonda a Calcata il Circolo vegetariano VV.TT , e di lì a poco anche il Comitato per la Spiritualità Laica, pubblica i libri "Calcata. racconti dalla città invisibile" e "Incontri con i santi" (Edizione VV.TT.). Nel 1996, ad Acquapendente, partecipa alla fondazione della Rete Bioregionale Italiana, di cui diventa coordinatore nel 2009. Nel 2010 si trasferisce a Treia, nelle Marche, e pubblica "Vita senza tempo" assieme a Caterina Regazzi (Edizioni Vivere Altrimenti), "Riciclaggio della memoria, appunti su Ecologia Profonda, Bioregionalismo e Spiritualità Laica", "Treia: storie di vita bioregionale" (Edizioni Tracce), "Compagni di viaggio" (Edizioni OM). Collabora regolarmente con la rivista laica "Non Credo" (Edizioni Religion Free) e con diversi blog ecologisti, tra cui Terra Nuova, Long Term Economy, Politicamente Corretto

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