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VACCINI. SIAMO SICURI DI QUANTO STIAMO FACENDO ?

Vorrei smentire aprioristicamente tutto ciò che sto per scrivere, ma non ci riesco in quanto non sono in grado di convincermi persino sulla verità, nella sua vera accezione, atteso che essa ormai viene stabilita in funzione di varie sue sfaccettature, finendo per essere connotata a seconda della sua provenienza, in questo caso anche di natura scientifico-sanitaria, di cui le varie opinioni sui vaccini ne costituiscono una recente prova provata, come si usa dire.

Per chi non capisce un…tubo, ed io sono uno di questi, esiste un forte dubbio sugli effetti durativi del vaccino che sta per essere distribuito in tutta Europa, tant’è che si dice che la protezione dal virus può durare per un semestre, mentre altri confidano sulla immunità di gregge dopo una somministrazione di massa pari al 60-70%  sulla popolazione, evitando però di parlare sulle metamorfosi che potrebbe subire il nostro Dna dopo una simile vaccinazione, altri ancora, e sono moltissimi, non hanno nessuna fiducia sul vaccino e, quand’anche lo dovessero fare per necessità, ahimè anche impositiva,  lo farebbero solo perché, di fronte all’ultima spiaggia esistenziale, altra alternativa non esiste se non il male minore. Almeno fino ad oggi.

Noto come ci sia una guerra fra le varie aziende produttrici del vaccino, tutte volte a rendere di pubblico dominio che il prodotto della casa A è efficace nella misura del 98%, della casa B del 95%,  altre del 92%  ecc.ecc., aspetto che mi fa pensare anche dove saranno utilizzati per primi i vaccini di maggiore efficacia rispetto a quelli a meno efficacia.

Ormai da quasi un anno non si fa che parlare del vaccino e, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, pare che esso tagli definitivamente la testa al toro quanto ad efficacia contro la pandemia in atto. Sarà così, non sarà così, chi lo potrà mai sapere pur tenendo conto che, malgrado la validità scientifica dichiarata, questo primo esperimento a livello mondiale potrà funzionare davvero, e ciò, proprio perché si tratta del primo nella storia mondiale? Come lo è l’attuale tipo di pandemia ?  A questo proposito nascerebbe infatti spontaneo il dubbio secondo il quale, il continuo fa e disfa dei vari uomini della scienza che si sono alternati nelle varie tv e nei giornali, quasi sempre in contrasto, ma anche in lotta fra loro,  una qualche seria perplessità possa giustificarsi da parte di una buona fetta della popolazione.

Giustamente, ora si parla di vaccinare per primi tutti gli operatori sanitari, poi i pazienti delle RSA e quindi i soggetti da 80 anni in su.

Domanda: “Ma siamo sicuri che vaccinare in blocco e subito tutti gli operatori sanitari, ma anche quelli delle RSA, non dischiuda una quale eventualità negativa che potrebbe incidere negativamente anche sul loro lavoro arrecando ulteriore pregiudizio all’assistenza ? Mi pare che questa domanda sia più che legittima, o no ? O ci pensiamo dopo…?

Ed infine, per quanto attiene agli anziani, siamo davvero sicuri che l’eventuale vaccino non possa scatenare una qualche reazione negativa in presenza di qualche patologia già esistente (diabete, ipertensione, colesterolemia ecc.ecc) al punto da anticipargli il suo viaggio verso…l’ultima dimora, magari stendendo il certificato di morte per Covid ?

Esattamente come si sta succedendo, a mio avviso, anche ora ?

Ed infine,  ma forse lo dico anche per deviante malizia ex-professionale, mi piacerebbe sapere se l’interesse alla produzione del vaccino da parte delle varie multinazionali e non, incida più di quanto sia legittimo aspettarci quanto a sicurezza !

Domanda davvero ultima: “ Perché non si analizzano le cause vere della pandemia (a cui ne seguiranno sicuramente altre)  per motivazioni che sono originate dall’infezione del pianeta ?

Arnaldo De Porti

Belluno-Feltre

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