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CASO NOEMI: ALDROVANDI (OSSERVATORIO VITTIME), ‘RIZZO DOVREBBE LAVORARE, MA PER RISARCIRE I FAMILIARI DI NOEMI”

 

Sulla richiesta di uscire dal carcere per lavorare avanzata da Lucio Marzo, condannato a diciotto anni di carcere per l’omicidio della fidanzata sedicenne Noemi Durini, a tre anni dalla condanna, interviene l’avvocato Elisabetta Aldrovandi, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime: “Noemi, sedicenne, fu massacrata di botte, presa a sassate, accoltellata in testa e poi sepolta ancora viva sotto delle pietre dal fidanzato di diciassette anni. Scelto il rito abbreviato – continua Aldrovandi – che gli ha consentito un automatico sconto di pena, è stato condannato a diciotto anni di carcere, e ora, dopo tre anni, ha chiesto di uscire per poter lavorare. La riabilitazione è un elemento fondamentale della pena e serve a reinserire il condannato in società una volta scontata la condanna. E serve ancor più se riguarda un ragazzo giovane, che ha comunque diritto a una seconda opportunità. Tuttavia, il lavoro per i detenuti dovrebbe essere un obbligo (in presenza di idoneità) e non una facoltà, con destinazione automatica di una parte dello stipendio a risarcire i familiari della vittima. Inoltre, questa possibilità, per chi ha commesso reati molto gravi, dovrebbe essere concessa solo all’interno del carcere, o, se ciò non è possibile, all’esterno ma dopo aver scontato un certo numero di anni e solo in caso di comprovata presa di coscienza da parte del colpevole del disvalore morale e giuridico di ciò che ha commesso, anche per evitare pericolose recidive in futuro. Da ultimo – conclude l’avvocato Elisabetta Aldrovandi, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime – chi commette a ridosso della maggiore età delitti così gravi, caratterizzati da una programmazione mentale adulta, dovrebbe essere processato, appunto, come un adulto. Con tutte le conseguenze del caso e l’esclusione dei benefici che spettano ai minori che delinquono. Mi sembrano proposte di buon senso, giustizia, rispetto, per le vittime, e per i colpevoli”.

Per info:

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Klaus Davi & Co. 02860542
Luca Bragadini l.bragadini@klausdavi.com
Adriano Ronconi a.ronconi@klausdavi.com

 

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