Di Maio: Una nuova via per il Made in Italy (Il Sole 24 Ore)

Maeci

Ma è altrettanto chiaro che non vi potrà essere un ritorno alla normalità, se alla tenacia con cui perseguiremo ogni possibile politica di prevenzione e cura, non continueremo ad affiancare una meticolosa azione di recupero delle relazioni e del potenziale economico del Paese. L’ltalia si appresta ad essere protagonista di un importante G20, in cui cercheremo di ribadire l’esigenza di un approccio multilaterale ed efficace nella conduzione del commercio internazionale, convinti che solo una comune volontà a sciogliere i nodi connessi a flussi di beni, servizi e investimenti possa portare a risultati coerenti con l’esigenza di far ripartire la crescita con occupazione e infondere fiducia ai mercati. In questo scenario, il rafforzamento del nostro tessuto imprenditoriale e della sua capacità di posizionarsi sui mercati internazionali, resta tra i punti centrali delle politiche che la Farnesina, dopo la riforma che le attribuisce le deleghe anche in materia di commercio internazionale, sta perseguendo. I dati Istat appena pubblicati confermano la competitività, la forza, l’impegno e la resilienza dei nostri imprenditori, che in un annus horribilis come il 2020 sono in ogni caso riusciti a mettere a segno a settembre una crescita tendenziale delle esportazioni del +2,1%. Un risultato frutto delle straordinarie capacità delle nostre aziende, ma anche del fruttuoso dialogo che si è messo in atto tra tutti i comparti produttivi ed il Governo, suggellato dalla firma del Patto per l’export promosso e coordinato dal ministero di cui mi onoro di essere alla guida, e dall’avvio di tutte le relative misure: a dimostrarlo, la crescita congiunturale delle esportazioni del terzo trimestre 2020, che hanno fatto misurare addirittura un +30,4% rispetto al secondo trimestre dell’anno. Ogni informazione sugli strumenti a disposizione delle imprese è reperibile su www.exportgov.it. Oggi desidero condividere un altro importante tassello che si è aggiunto, grazie all’accordo fra l’Ice-Agenzia e il Gruppo Alibaba – una piattaforma operante in 190 Paesi, con 150 milioni di utenti registrati, di cui 26 milioni di buyer -, che è stato siglato “virtualmente” alla mia presenza. Un accordo di nuova generazione, parte di una più ampia strategia di collaborazione con altri player simili a livello internazionale. Questa intesa è però, ad oggi, unica nel suo genere: alle tradizionali vetrine virtuali, rivolte ai consumatori (e dette B2C), ieri abbiamo affiancato una componente inedita, orientata a mettere in contatto gli operatori economici fra loro, ponendosi in tal modo come un punto di riferimento nel panorama dei marketplace B2B. L’accordo prevede una serie di iniziative dedicate: 1. un padiglione del Made in Italy, dove i prodotti italiani saranno esposti separatamente; 2. apposite campagne pubblicitarie, attraverso “banner” permanenti e strumenti di Intelligenza Artificiale, per migliorare l’efficacia dell’offerta; 3. condizioni agevolate, con costi d’accesso notevolmente ridotti, una premium membership per 24 mesi, l’apertura di uno store virtuale dedicato. Questo accesso sarà gratuito per 300 aziende richiedenti, che verranno selezionate dall’Ice sulla base di specifici requisiti – tra i quali la presenza della sede legale e di stabilimenti produttivi in Italia e la commercializzazione di prodotti conformi alla normativa del made in Italy. Sappiamo che il percorso da qui ad una piena ripresa sarà lungo e costellato di complessità: siamo anche del tutto coscienti, però, che come ci ricorda molte volte il Presidente Mattarella, è il «saper fare squadra» che ci ripagherà.

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