L’unione Africana (UA), un soggetto sconosciuto all’opinione pubblica europea, mostra sempre di più la sua affidabilità come organismo di prestigio per il continente africano. Prima di entrare
nel merito di questa affermazione, è bene un po’ di storia. l’Unione Africana è una organizzazione internazionale nata nel 2002, sostituendo l’Organizzazione per l’Unit, sempre e nello stesso anno ha ricevuto il ruolo di osservatore all’interno delle Nazioni Unite.
L’Unione Africana è composta da 55 nazioni , compreso Il Marocco che gioca dopo il suo ritorno, un ruolo fondamentale. L’Unione Africana è composta da una Assemblea , composta dai Capi di Stato e di Governo ed è l’organo principale con poteri decisionali
Accanto vi è la Commissione dell’UA , il Consiglio Esecutivo nel quale siedono i ministri degli affari esteri , il Parlamento Panafricano composto da deputati designati dai parlamenti. Una organizzazione complessa e che dimostra grande serietà sul piano esterno e sul piano interno. Questa grande capacità di controllo , che possiamo dire agli stessi livelli dell’Unione Europea nonostante la sua più giovane esistenza è stata dimostrata anche recentemente in un documento che la rivista “Jeune Afirque” ha potuto consultare slemberebbe ( i fatti sono sempre da verificare ) che all’interno di una degli organismi di controllo dell’unione stessa , e stando al giornale sembrerebbe si tratti dell’ African Peer Review Mechanism che ha compiti di vigilanza in merito ai risultati portati dagli stati si sarebbero tenuti comportamenti contrari alla buona amministrazione. L’organismo è diretto da un dirigente sud africano ed è incaricato
di garantire il buon andamento delle istituzione in rapporto ai valori fondanti dell’UA.
La notizia potrebbe essere triste , destare sospetti , invece essa dimostra come l’UA agisca sempre con trasparenza senza problemi di sorta , e che il controllo sui propri atti è sia esterno sia interno.
Proprio per garantire che tutto questo sistema funzioni sarebbe anche auspicabile , da parte di molti osservatori , che venga al più presto convocata una sessione del parlamento panafricano che permetta di riportare piena correttezza giuridica dopo che il Presidente del medesimo organismo aveva richiamato i ministri degli esteri dei paesi membri a fare chiarezza anche sulle attività politiche ( e tecnicamente contrarie allo spirito dell’ Ua)
portate avanti dal vicepresidente l’algerino bouras.
Dimostra anche un’altra cosa . Il fatto che sia stato sollevato da un giornale mostra come l’opinione pubblica africana non abbia nulla da invidiare a quella euopea e sia in grado di autogestirsi e liberarsi
dal passato coloniale
Marco Baratto
Incontri Culturali Franco Italiani