Da mesi continuo a scrivere, senza fare il Pierino di turno, ma semplicemente in veste di rispettoso delle norme antivirus, alias senso civico, che, la troppa convinzione che gli Italiani si stiano comportando tutti bene per quanto attiene all’uso della mascherina non risponde a verità, e che ciò forse costituisce un encomio che avrebbe lo scopo di incentivarne l’uso, così come si mette bastone con carota davanti all’asino.
A riprova di quanto sto dicendo, ci sono ben tre lettere pec (e questa è la quarta !) da me indirizzate al governatore del Veneto presso la protezione civile di Marghera (con copia per conoscenza ai sindaci di Belluno e Feltre) nelle quali chiedo, con una certa ironia, se chi è preposto ai controlli, abbia qualche difetto alla vista, stante il fatto che, nella mia provincia, sono in molti a non osservare questa disposizione.
Ora siamo arrivati alla fase critica della pandemia e, malgrado l’unica protezione valida, continui ad essere detta mascherina, strumento che viene imposto con forza nell’interesse della collettività, io penso che, quando le mucche sono scappate dalla stalla (come si usa dire) non ci sia più nulla o poco da fare: il virus infatti imperat indisturbato e le strutture ospedaliere sono quasi al collasso.
Dobbiamo ringraziare gli imbecilli di turno che, non osservando le regole, anche indossandola male, stanno facendo sì che ci ammaliamo tutti ? Non sarebbe il caso di provvedere in maniera esemplare ? Anche con gli arresti domiciliari ?
Arnaldo De Porti
Belluno-Feltre