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Bugie azere a valanga

 

 

Egregio direttore,

Ancora una volta siamo costretti a intervenire per smentire la raffica di bugie che l’ambasciata azera propina senza ritegno.

La politica di comunicazione dell’Azerbaigian è sempre la stessa: rinfacciare agli armeni le responsabilità per azioni commesse dal regime di Aliyev.

E così anche da ultimo con l’ennesimo comunicato farsa dell’ambasciata a Roma.

Dobbiamo dunque precisare:

In Azerbaigian non possono lavorare giornalisti stranieri ma solo turchi e azeri: questo la dice lunga sulla qualità e veridicità delle informazioni diffuse.

Per la cronaca, nella giornata odierna (28 ottobre), gli azeri hanno colpito l’ospedale per la maternità a Stepanakert e un presidio sanitario a Shushi. Nelle scorse settimane colpiti anche ospedali nel nord est e a Martakert.

Colpita anche la cattedrale di Shushi e segnalati episodi di vandalismo contro monumenti cristiani in alcuni villaggi occupati dall’esercito di Baku.

Gli armeni sono attaccati purtroppo da criminali di guerra che non rispettano le regole basilari imposte dalle convenzioni internazionali.

CONSIGLIO PER LA COMUNITA’ ARMENA DI ROMA

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