FREE GREEN SICILIA – SOS BENI CULTURALI
51 ANNI DALLA TRAFUGAZIONE DELLA NATIVITA’ DEL CARAVAGGIO DI PALERMO AVVENUTA NELL’ OTTOBRE DEL 1969: DEPISTAGGI E MILLANTERIE MA POCHE CERTEZZE CONCLAMATE!
DOPO LO SFREGIO DEL FURTO QUELLO DELLA SUA TRASFIGURAZIONE CON UNA STAMPA GRAFICA DUE ASPETTI DELLA PESSIMA ED INQUALIFICABILE GESTIONE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI REGIONALI!
APPELLO DI FREE GREEN SICILIA: LIBERATE IL ‘CARAVAGGIO’ E RESTITUITELO ALLA SICILIA!
E’ trascorso inutilmente oltre mezzo secolo, era il mese di ottobre del 1969, dallo sfregio della trafugazione dell’unica opera del Caravaggio, la Natività, presente a Palermo ed esposta da sempre nell’Oratorio di S. Lorenzo ma, ovviamente, non conservata e protetta adeguatamente da chi avrebbe dovuto come se si trattasse di un’opera qualsiasi. Da allora quasi esclusivamente millanterie e depistaggi ma poche certezze conclamate visti i risultati della ricerca instancabile da parte della Autorità preposte.
Da anni anche per non fare dimenticare a chi di dovere il grave furto del ‘Caravaggio’, Free Green Sicilia – afferma il portavoce Alfio Lisi – ha lanciato a mezzo organi d’informazione e social un accorato appello “LIBERATE IL CARAVAGGIO E RESTITUITELO ALLA SICILIA”, rivolto a chi deterrebbe l’opera affinché, senza alcun compromesso, la restituisca alla Sicilia e ai siciliani (e dunque al mondo) che da decenni attendono con preoccupazione ma con sincero ottimismo il recupero ed ritorno all’Oratorio di S. Lorenzo per riprendere il posto del dissacrante stampa grafica esposta al suo posto che consideriamo un ulteriore sfregio al Caravaggio con il consenso di quelle Istituzioni pubbliche siciliane (le stesse che di fatto hanno permesso la facile trafugazione della Natività) e di tutti i soloni dell’arte italiana che hanno legittimato tale inconfutabile oltraggio.
Ma da allora pochi riscontri (oltre che depistaggi e dichiarazioni inattendibili da parte di pentiti) dell’opera trafugata anche grazie al lavoro instancabile dei Carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Palermo che sarebbero riusciti a ricostruire i passaggi di mano del dipinto fino al 1981, anno in cui si sarebbero perse le tracce, trovandosi più di una volta ad un passo dal recupero. Quel che è certo è che la “La Natività” del Caravaggio è ancora oggi inserita nella Top Ten Art Crimes dell’Fbi con un valore stimato di oltre 30 milioni di dollari.
La stessa Commissione parlamentare Antimafia nella sua relazione definitiva sul furto della Natività, del 30 maggio del 2018, ha dichiarato, tra l’altro, che l’opera (notizia che sarebbe stata appresa da un pentito di mafia) non sarebbe stata distrutta ma venduta dalla mafia ad un collezionista svizzero di cui però si sconosce ancora il nome dopo cinquant’anni! A tal proposito ricordiamo che il reato di furto dell’opera sarebbe caduto in prescrizione così come affermato pubblicamente dagli stessi investigatori.
Prendiamo questa notizia come veritiera – sostiene Lisi – sperando che la tela del Caravaggio sia ancora in buone condizioni, ma quello che più ci preoccupa è se le Istituzioni pubbliche competenti per i beni culturali (Ministro ai beni Culturali, Assessore reg.le ai Beni Culturali, Sindaco di Palermo, Sovrintendenza ai BB. CC. e AA. e così via) abbiano ancora a cuore il ritrovamento della ‘Natività’!
Alfio Lisi
Portavoce Free Green Sicilia – SOS Beni Culturali