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L’ISTITUTO SERAFICO DI ASSISI AMPLIA I PROPRI SERVIZI E INAUGURA IL NUOVO POLIAMBULATORIO SPECIALISTICO PER PERSONE CON DISABILITÀ

 

È stato inaugurato oggi – alla presenza della Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei – il nuovo poliambulatorio specialistico dell’Istituto Serafico di Assisi, un importante ed ambizioso progetto nato per garantire una risposta concreta ai bisogni specifici delle persone con disabilità e delle loro famiglie.

Assisi, 23/10/2020 – L’Istituto Serafico di Assisi amplia la propria offerta di servizi e questa mattina ha inaugurato il nuovo poliambulatorio specialistico pensato e organizzato a misura delle persone con disabilità. Le lunghe ore di attesa in un pronto soccorso, il disagio causato da un esame invasivo e le difficoltà della degenza in ospedale diventano insostenibili per chi convive con difficoltà neuromotorie, intellettive o comportamentali. Sono quindi necessari ambienti studiati in maniera funzionale ed operatori sanitari in grado di cogliere le esigenze speciali, le difficoltà e i bisogni di salute delle persone più fragili. I nuovi poliambulatori del Serafico sono stati pensati per essere ambienti accoglienti, accessibili, belli e dotati delle strumentazioni adatte a prendersi cura delle persone più fragili e si aggiungono a quelli già esistenti di fisiatria, neuropsichiatria infantile e al servizio che effettua indagini diagnostiche e valutazioni clinico-funzionali globali e/o specifiche per ogni singola area funzionale. Sono ora operativi anche gli ambulatori di neurologia pediatrica, il servizio di neurofisiopatologia pediatrica, l‘ambulatorio multidisciplinare pediatrico, l’ambulatorio oculistico e odontoiatrico. L’inaugurazione si è svolta in modalità virtuale attraverso una diretta streaming che ha visto la partecipazione delle famiglie dei ragazzi del Serafico.  Hanno presenziato, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza previste, la Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il Commissario straordinario dell’Asl Umbria 1 Gilberto Gentili e il Sindaco di Assisi Stefania Proietti.

Bambini e giovani adulti affetti da gravi e complesse disabilità, frequentemente in comorbilità anche con disturbi del comportamento, spesso presentano livelli di collaborazione molto limitata ed incontrano notevoli difficoltà ad essere visitati secondo protocolli sanitari routinari e a fruire di prestazioni specialistiche offerte dai tradizionali centri di erogazione. Affrontare una visita specialistica per loro significa fare i conti con la paura di essere toccati, con le difficoltà alla relazione e con l’assenza di capacità simbolico-comunicative. Hanno pertanto bisogno di tempi di visita prolungati per familiarizzare con il personale sanitario e di un ambiente-visita adattato alle loro esigenze fisiche e psichiche, corredato anche da elementi ambientali rassicuranti. È nato così il progetto del nuovo poliambulatorio specialistico dell’Istituto  Serafico.

La sfida vissuta giornalmente accanto ai nostri ragazzi e alle loro famiglie ci offre l’occasione per migliorare continuamente la nostra attività. In un momento di buio per la nostra sanità, nuovamente messa a dura prova dall’emergenza Covid-19, si è aperto uno spiraglio di luce e siamo finalmente riusciti a completare il primo nucleo di ambulatori specialistici dedicati alle persone con disabilità” – dichiara Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto Serafico – “Abbiamo sperimentato personalmente quanto sia difficile per le persone con disabilità affrontare la quotidianità di una struttura ospedaliera. Le nostre iniziative si ispirano sempre alla volontà di coniugare il ‘curare’ con il ‘prendersi cura’, in una visione attenta alla persona e a tutte le dimensioni del suo essere e, quindi, anche a rendere i servizi ambulatoriali per disabili sempre più adatti al loro stato di salute”.

“Voglio ringraziare la Presidente Di Maolo per avermi invitata, perché ho avuto la possibilità di visitare il Serafico, un luogo meraviglioso dove si comprende il valore della vita in tutte le sue declinazioni. I nuovi ambulatori specialistici sono strutture d’eccellenza che da oggi saranno a disposizione di tutti coloro che ne avranno bisogno e rappresentano un valore aggiunto per il nostro territorio, specie in un momento delicato come questo, che vede impegnato il personale medico e sanitario a fronteggiare nuovamente la feroce pandemia di Covid-19. Rivolgo a tutti loro e al personale altamente qualificato del Serafico il mio più sentito grazie per lo straordinario lavoro che stanno svolgendo – dichiara la Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei –  Negli occhi degli operatori del Serafico, oltre a una grande professionalità, si percepisce quella sensibilità e quell’amore concreto che solo chi ha scelto di dedicarsi ai più fragili e crede fermamente nella vita, in tutte le sue forme e manifestazioni, può riuscire a dare. Quella del Serafico è una grande squadra, che lavora sinergicamente per ottenere risultati straordinari, mettendo al centro la persona e tutte le sue potenzialità. Questo approccio rende la diversità un’occasione di crescita e restituisce alla vita tutta la forza di cui abbiamo veramente bisogno. Voglio infine ringraziare di cuore tutte le famiglie dei ragazzi del Serafico, che hanno dovuto affrontare scelte difficili, come quella di stare lontano dai propri figli per tutelare prima di tutto la loro salute.  Siamo tutti investiti di una grande missione, che è quella di dedicarci agli altri e in qualità di rappresentante della Regione Umbria sono qui a dimostrare tutta la nostra vicinanza possibile”.

L’incontro virtuale della Presidente della Regione Umbria con i tanti genitori di bambini e ragazzi ricoverati all’Istituto Serafico è stato un modo per testimoniare la vicinanza e l’impegno delle massime Istituzioni non solo nei confronti del Serafico, ma nei confronti di tutte le famiglie di figli disabili.

In Italia sono 3,1 milioni le persone con disabilità, il 5,2% della popolazione complessiva e a livello territoriale le percentuali più elevate si riscontrano in Umbria (8,7% della popolazione), Sardegna (7,3%) e Sicilia (6%). Tra chi ha 15 anni e più, il 2% presenta gravi limitazioni nella vista, il 4,1% nell’udito ed il 7,2% nel camminare[1].

La disabilità, e la disabilità complessa, sono fenomeni in crescita eppure, per una serie di motivi diversi, il nostro Servizio Sanitario Nazionale non riesce a fornire risposte adeguate alle persone con disabilità. Da un’indagine conoscitiva sullo stato di salute nelle regioni italiane[2], è infatti emerso come le stesse strutture ospedaliere siano spesso incapaci di gestire o accogliere pazienti con disabilità: soltanto nel 36% delle strutture è previsto un percorso prioritario per le persone con disabilità, mancano ambienti e strumenti accessibili e molto spesso il personale non ha capacità relazionale.

A livello mondiale, la situazione non è migliore. Sono molteplici le barriere che ostacolano l’accesso alle cure e agli interventi sanitari della popolazione con disabilità: secondo una recente analisi della World Health Survey, le persone con disabilità hanno il doppio di probabilità di accedere a servizi di assistenza sanitaria forniti con competenze o attrezzature inadeguate, il triplo di probabilità di vedersi negate le cure e il quadruplo di probabilità di essere trattati in modo inappropriato. Le persone con disabilità intellettiva, poi, sono i soggetti più a rischio di ricevere assistenza sanitaria di scarsa qualità.

Il diritto per tutti all’accesso alle cure, al lavoro e all’istruzione sono i capisaldi su cui si fonda la democrazia sostanziale, la civiltà e il benessere di un Paese. Ma non basta legiferare e consacrare dei diritti fondamentali, occorre renderli vivi e concreti, occorre una svolta culturale verso il pieno riconoscimento della dignità e dei diritti di tutte le persone. In sanità bisogna comprendere che se è vero che non si può curare senza studiare e conoscere la malattia, non si può neanche curare senza ascoltare e conoscere il malato, senza cioè avere la capacità di declinare l’assoluto della scienza medica con il particolare e lo specifico della singola persona malata” conclude la Presidente Di Maolo “L’inaugurazione del nuovo poliambulatorio specialistico rappresenta un altro importante traguardo per il Serafico, impegnato da sempre a promuovere un modello di cura che parta dal basso, ovvero dalla conoscenza della persona e delle sue specifiche esigenze. Solo così è possibile leggere i bisogni reali delle persone con disabilità e promuovere un cambiamento concreto all’insegna dell’innovazione. Ci tengo pertanto a ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto ambizioso”.

Il Poliambulatorio dell’Istituto Serafico è aperto a tutti e la presa in carico del paziente avviene mediante valutazioni specialistiche singole o multidisciplinari coordinate: un approccio collegiale e interattivo con personale specialistico esperto ed altamente qualificato.
Per richiesta di informazioni e prenotazioni: 075/813744.

Il progetto del Poliambulatorio specialistico per persone con disabilità è stato realizzato grazie al sostegno di alcuni sostenitori privati dell’Istituto Serafico e grazie alla raccolta fondi promossa dalla Fondazione EY Italia Onlus attraverso il concerto nell’ambito del Festival dei Due Mondi di Spoleto 2019, della Young Talents Orchestra EY, orchestra di 50 giovani talenti nata su iniziativa di EY nel 2013, cuore del progetto ‘giovani che aiutano i giovani’.

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