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Continui attacchi dell’Armenia alle zone residenziali dell’Azerbaigian

Dichiarazione del Dipartimento del Servizio Stampa del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica dell’Azerbaigian sui continui attacchi dell’Armenia alle zone residenziali dell’Azerbaigian, situate lontano dalla zona di conflitto.

Le forze armate dell’Armenia, in una palese violazione dei suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario, continuano a bombardare deliberatamente le aree residenziali azerbaigiane densamente popolate.

La mattina del 22 ottobre, il territorio dell’Azerbaigian è stato esposto a missili balistici sparati utilizzando il complesso missilistico operativo-tattico dal territorio dell’Armenia. Le forze armate dell’Armenia hanno lanciato 3 missili in direzione della regione di Siyazan, 2 missili in direzione della regione di Gabala e 1 missile in direzione della regione di Kurdamir, situata a centinaia di chilometri dalla zona del conflitto. L’obiettivo delle forze armate dell’Armenia era la popolazione pacifica e le infrastrutture civili.

Il lancio di missili verso le regioni di Siyazan, Kurdemir e Gabala dell’Azerbaigian, situate ben oltre i territori occupati, dopo le città di Ganja e Mingachevir, è l’ennesimo tentativo dell’Armenia di perpetrare nuovi atroci crimini contro la pacifica popolazione azerbaigiana.

Questi attacchi testimoniano ancora una volta i tentativi dell’Armenia di espandere la geografia della zona di conflitto e servono solo ad aggravare la situazione.

Condanniamo fermamente questi atti di aggressione da parte dell’Armenia e chiediamo alla comunità internazionale di prendere le misure necessarie per costringere l’Armenia a rispettare il diritto internazionale e i suoi obblighi internazionali. La leadership armena, affermando che non esiste una soluzione diplomatica al conflitto e dando ordine di sparare  contro i civili e le aree residenziali dell’Azerbaigian, ha la piena responsabilità per l’escalation nella regione, così come per i crimini di guerra commessi durante la nuova aggressione dell’Armenia contro l’Azerbaigian.

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